Stadio Arturo Collana di Napoli e riapertura parziale promessa a dicembre dal presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca. La posizione della Slc-Cgil
Il segretario generale della Slc-Cgil Napoli e Campania, il già consigliere regionale Gianluca Daniele, da noi contattato in merito alle promesse di riapertura a blocchi dello storico impianto vomerese, già casa del Calcio Napoli fino all’inaugurazione dello stadio San Paolo, oggi Diego Armando Maradona di Fuorigrotta, ha chiesto che «la Regione rispetti gli impegni sulla riapertura del Collana già a febbraio: il quartiere Vomero ha bisogno di risposte immediate».
Alla richiesta di un commento sulla situazione dello stadio Arturo Collana alla luce dell’ultimo sopralluogo, effettuato lo scorso mese di dicembre, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il segretario della Slc-Cgil ha dichiarato che, «anzitutto, mi faccia ricordare che il governatore si è recato sul posto appena una settimana dopo il nostro presidio di protesta contro la chiusura prolungata dell’impianto e la mancata fruizione dello stesso da parte del quartiere. La riapertura, seppur parziale dello stadio Collana – il presidente della Giunta parlò di apertura a blocchi dopo la dovuta messa in sicurezza nda -, è un segnale importante della rinascita dello storico impianto del Vomero. Ci aspettiamo che la Regione rispetti i tempi promessi a dicembre, durante il sopralluogo, in modo da fare ripartire l’attività sportiva già a febbraio».
Nel caso, invece, ci fossero ulteriori ritardi e la tabella di marcia non fosse rispettata, Gianluca Daniele spiega che «resteremo vigili sul tema e saremo pronti a mettere in campo altre iniziative qualora ci fossero nuovi ritardi. Il Vomero non può più aspettare: il quartiere è in un momento difficile. Il Parco Mascagna, la Floridiana e, naturalmente, il Collana vanno restituiti al più presto ai cittadini».
La chiusura/riapertura dello stadio vomerese, ovviamente, ha ripercussioni occupazionali e, perciò, il segretario della Slc-Cgil ricorda che «il tema dello stadio avrà un impatto forte a livello sociale anche per i tanti lavoratori che saranno coinvolti nel nuovo Collana. La difesa del perimetro occupazionale, ovviamente, per noi sindacato rappresenta una priorità».