Il Cielm, Coordinamento Internazionale Enti Locali Mediterranei, a cui il Comune di Napoli aderisce, chiede al Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, in qualità di presidente dell’ANCI, di attivarsi affinché il documentarista, fotografo e regista Andallah Motan sia immediatamente scarcerato.
“Motan, trent’anni, è stato arrestato al confine tra Giordania e Israele dall’esercito sionista, nel pomeriggio di lunedì 13 gennaio. A febbraio era atteso in Italia, dove avrebbe dovuto partecipare alla 21esima edizione dell’Al Ard Film Festival organizzato dall’associazione Sardegna Palestina. Nato a Ramallah nel 1994, Motan sarebbe stato fermato mentre provava a raggiungere la Giordania per effettuare alcune riprese, prima di continuare il suo viaggio verso Dubai e infine lo Yemen”.
Abdallah Motan ha appena vinto tre premi all’Iran International Documentary Festival, Cinema Verite e al momento, si sa solo che è detenuto a Ramallah ma non si ha notizia di cosa sia accusato, se non che gli vengono contestati generici “reati amministrativi”, forse per mettere a tacere le sue attività di denuncia, come ha fatto nell’ultimo documentario, sulle condizioni dei detenuti nelle carceri israeliane e sul mancato diritto dei palestinesi a una degna sepoltura dei loro cari morti in carcere.
“Conosciamo molto Abdallah Motan – dichiara il coordinatore del Cielm e consigliere comunale della città di Napoli Sergio D’Angelo – perché ha un legame forte con la nostra città, dove ha svolto lavori documentaristici e uno stage internazionale. Chiediamo al sindaco di Napoli e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi di adoperarsi per chiederne la scarcerazione e il rilascio immediato. La sua detenzione è un grave attacco alla libertà di espressione e ai diritti umani. Sappiamo che Abdallah Motan vuole tornare a Napoli per frequentare un master in cinema: diamogliene la possibilità”.