Rudi Garcia si presenta in conferenza stampa pre-Champions insieme a quello che appare divenuto ormai a tutti gli effetti il suo pupillo, l’uomo della provvidenza, Giacomo Raspadori. Le sue parole, su questo tema, sono chiare: «Raspadori nelle mie 14 partite in panchina qui è sempre stato protagonista, sia giocando dall’inizio che entrando dalla panchina. È un attaccante di qualità che può giocare in tutto il versante offensivo. Sa legare il gioco, ha senso del gol, calcia benissimo ed è un giocatore di grande versatilità. È chiaro che il suo ruolo preferito è quello di prima punta o di trequartista avanzato, però è talmente completo che può occupare più posizioni». D’altronde il mister, proprio nei giorni scorsi, non ha nascosto una certa difficoltà nel pensare di dover rinunciare a Jack, una volta che si materializzerà il ritorno in campo di Victor Osimhen. Sulla partita di domani mister Garcia ritiene che la vittoria sia obbligata: «Domani ci avviciniamo agli ottavi se vinciamo, anche se non saremo aritmeticamente qualificati. Sappiamo che dobbiamo vincere per forza. L’Union Berlino viene da una striscia di sconfitte importante alle spalle, ma se incontri una squadra qualificata in Champions dalla Bundesliga sai che è sempre difficile vincere. Conta avere il massimo dai miei giocatori per vincere domani. Sono sicuro che i nostri tifosi sempre fantastici ci aiuteranno a vincere domani e vincere poi sempre. Questo è il nostro obiettivo». Di seguito le risposte date dal tecnico del Napoli ai giornalisti:
Sulla partita:
«Il Real Madrid vinse con l’Union nei minuti di recupero, questo dimostra che in Europa ogni gara ha uno spessore e un valore a parte. In Germania abbiamo ottenuto una vittoria riuscendo anche a lottare, oltre che a giocare con qualità. Se ripeteremo la prestazione di grande solidità mostrata a Berlino, potremo avere un altro risultato pieno».
Al Napoli manca sinora il fattore Maradona come risultati conseguiti:
«È vero, sicuramente vogliamo riprendere il discorso vincente al Maradona, il nostro Stadio deve tornare ad essere un fattore positivo per la nostra stagione e sin da domani possiamo tonare al successo in casa nostra».
Il Napoli è la squadra più forte che lei abbia allenato in carriera?
«Ogni squadra è sempre differente a seconda del contesto storico in cui è inserita. Sicuramente questa rosa è veramente molto forte ed ho una squadra di valore a disposizione».
Domani ha pensato di dare più spazio a Lindstrom nell’ottica del turnover?
«Ovviamente in una stagione così ricca di impegni ci servono tutti i calciatori della rosa e quindi su Lindstrom puntiamo molto. In quel ruolo ci sono in questo momento Politano o Kvara che sono in grande condizione. Ma toccherà a tutti dover dare il proprio apporto. Noi stiamo avendo la capacità di ottenere gol e approccio decisivo anche da chi entra dalla panchina proprio perché ho grande qualità in rosa e posso gestire una risorsa importante con i cambi a gara in corso».
Parola a Jack Raspadori
Dal canto suo l’attaccante emiliano non manca di ringraziare il mister per la fiducia accordatagli che ritiene «importante». «Il mio momento di forma? Io credo che la continuità di prestazioni sia fondamentale per qualsiasi giocatore, non solo per un attaccante. Giocare con maggiore frequenza aiuta la brillantezza fisica e anche la fiducia nei propri mezzi», ha dichiarato Raspadori che, sulla possibilità di giocare insieme ad Osimhen ribadisce che «è una domanda da fare al mister. Ma io per caratteristiche sono sempre a disposizione della squadra, a seconda del momento».
Sulla partita.
«Dovremo avere un approccio deciso domani per imporre il nostro gioco sin dai primi minuti. Sappiamo che stiamo in una situazione buona in classifica e bisognerà consolidare il nostro cammino per raggiungere l’obiettivo della qualificazione. Sotto questo profilo la partita contro l’Union può darci una spinta decisiva verso l’alto e dobbiamo dare il massimo sin da subito per poter poi gestire l’andamento del match nella maniera giusta».
Con Garcia stai trovando molto spazio rispetto al passato:
«Il mister mi ha dato tanta stima e mi ha concesso tanta fiducia sin da quando è arrivato. Questo è importante per un calciatore, essere spesso nelle scelte dell’allenatore ti conferisce forza e spinta. La mentalità nostra deve essere sempre propositiva, pensando di non essere né titolare fisso, né vice di nessuno. Ognuno di noi rappresenta una componente importante del gruppo per poi poter dimostrare tutti insieme il valore dell’intera squadra».