Home Naples Sull’orlo dell’Abisso: perché il gol di Simeone era regolare

Sull’orlo dell’Abisso: perché il gol di Simeone era regolare

Commento a cura dell’ex arbitro Bruno Giaquinto

Non si placano le polemiche in casa Napoli. Dopo i precedenti arbitrali delle scorse settimane contro Inter e Cagliari, ecco un nuovo episodio che fa discutere. La gara è valevole per l’accesso ai quarti di finale della Coppa Italia: si scontrano Napoli e Frosinone al Maradona. L’arbitro è Rosario Abisso della Sezione di Palermo, al Var ci sono Di Martino e Paganessi. L’episodio incriminato, oggetto delle polemiche, si verifica al minuto 36′ del primo tempo di gioco.

L’azione si sviluppa così: lancio di Gollini, colpo di testa di Zanoli, Lindstrom controlla con la parte alta del braccio destro e serve di nuovo Zanoli, l’azione prosegue con Zanoli che si allunga il pallone, lo insegue, ma Okoli è in netto anticipo e appoggia male la palla verso Cerofolini, dietro però che Simeone che intuisce e segna. Di Martino e Paganessi chiamano Abisso all’On Field Review per possibile fallo di mano in APP di Lindstrom.

Andiamo per ordine: il controllo di braccio di Lindstrom è punibile, quindi la scelta corretta sarebbe stata quella di interrompere il gioco e assegnare un calcio di punizione al Frosinone. Così non è stato quindi successivamente il Var fa da scudo all’errore di Abisso. Lo richiama ma la decisione, secondo quanto previsto dal concetto di APP (Attacking Possession Phase) che tiene conto di determinare anche la fase di attacco e di guadagno del possesso, consiste nell’annullare la rete a Simeone. Una scelta sbagliata poiché il passaggio di Okoli, seppur non giunge tra i piedi di Cerofolini, dà comunque luogo ad una nuova azione e quindi ad un’altra APP.

C’è un caso analogo in cui il Var ha tenuto conto del concetto di nuova APP ovvero quando ha deciso di non annullare la rete di Raspadori in Salernitana – Napoli poiché dopo il fuorigioco di Oliveira si erano compiute altre giocate che avevano generato azioni diverse, quindi altre App. Anche in quel caso si parlò di errore valutabile solo sul campo e non al monitor, pertanto, la scelta di Di Martino è da iscrivere nel registro degli errori di quest’anno al VAR. Ancora una volta si lascia troppo spazio all’interpretazione così come era avvenuto sul gol annullato a Politano in Napoli – Cagliari.