Home Naples Una giornata particolare: il racconto da Castel di Sangro

Una giornata particolare: il racconto da Castel di Sangro

Ci siamo immersi per una giornata nella cittadina di Castel di Sangro, sede del secondo ritiro estivo del Napoli.

Sembra che nulla possa scalfire lo stato d’animo dei tifosi del Napoli, riuniti nella seconda parte del ritiro pre-campionato a Castel di Sangro (AQ). Tanta è infatti l’aria di festa e di serenità che scorre tra la gente galvanizzata, accorsa in migliaia nella ridente località abruzzese, per accompagnare la squadra prima del fischio d’inizio di una lunga stagione, in cui gli azzurri sono obbligati a difendere a tutti i costi il tricolore, ricamato al centro del petto delle nuove e vendutissime magliette.  

L’organizzazione per i tifosi

Sarà l’aria pulita o la spensieratezza estiva, ma l’entusiasmo e l’allegria dei tifosi sono contagiosi. Raggiungere la “destinazione paradiso”, creata dal clima accogliente e ventilato della cittadina che dà un po’ di respiro e  quiete alle torride giornate agostane, permette di acquietare anche gli animi più critici e spaventati dalla flemma del Napoli nei confronti del mercato, finora “bloccato” (chi scrive, lo sta facendo ai primordi di agosto). Logisticamente il borgo che apre le porte all’Abruzzo si presenta molto organizzato e il traffico è scorrevole nonostante la forte affluenza. Lo stadio locale, il “Teofilo Patini”, campo base per allenamenti e partite della squadra partenopea, è molto vicino alla strada principale che s’imbocca per arrivare sulla Statale e immettersi in autostrada. Poco distante da lì, vi è il Palasport, il palazzetto che nel periodo del ritiro napoletano si è totalmente tinto d’azzurro. Due file separate ne tracciano il percorso: una impegna i curiosi a farsi la foto davanti alla coppa dello Scudetto; l’altra permette di addentrarsi nella hall in cui c’è tanto spazio per bambini e adulti. Da notare un campo di calcio-biliardo in cui scorrazzavano decine di piccoli tifosi. Alla fine del percorso, uno store ad hoc con magliette, felpe, polo, t-shirt e altri gadget targati SSC Napoli. L’ingresso è libero e il parcheggio circostante è ampio e gratuito. Non solo calcio e sport. Castel di Sangro offre infatti tantissimo svago: oasi, sentieri, aree picnic, piste ciclabili sono le attrazioni principali che distraggono i visitatori tra un allenamento e un altro, in attesa delle partite amichevoli dove il calore dei tifosi si condensa e fa aumentare la temperatura percepita sugli spalti. Va segnalato, qualora ce ne fosse bisogno, che tutto è a portata di mano, ordinato e pulito. Il senso di civiltà dei partenopei coadiuvato dall’accoglienza sorridente degli abitanti locali rendono l’esperienza irripetibile.

Si viene

Tanta serenità e voglia di mettersi in mostra anche da parte dei calciatori. Allenamenti fitti e partitelle “esperimento” sono i banchi di prova per poter mettere in mostra tutti gli attributi per convincere il nuovo mister Rudi Garcia. Oltre ai volti noti che hanno portato il Napoli a essere sul tetto d’Italia per la terza volta, i test in amichevole e in allenamento hanno confermato alcune sensazioni e svelato nascoste sorprese. Meritevoli di menzione sono l’impegno e la personalità del terzino destro Alessandro Zanoli, girato l’anno scorso in prestito alla Sampdoria per 6 mesi a farsi le ossa. Chiude, ripiega, accompagna, crossa, spinge a mille sulla fascia. Il Napoli ci ha visto lungo a trattenerlo. Non sarà facile far rifiatare lo stakanovista e capitano della squadra Di Lorenzo ma il giovane ha tutte le carte in tavola per sostituirlo alla grande. Altra lieta sorpresa è il centrocampista Coli Saco, messosi in mostra già nelle prime uscite a Dimaro Folgarida, prima tappa del lungo ritiro napoletano. Si tratta di un centrocampista, classe ’02, franco-maliano, con spiccate doti fisiche e di rottura in mezzo al campo. Piedi e letture di gioco ancora da affinare ma corsa e capacità di contenimento si notano e i margini di miglioramento ci sono tutti. Ottima impressione l’ha fatta anche Michael Folorunsho, centrocampista eclettico e con una buona tecnica di base, che dopo un anno da protagonista al Bari nel campionato cadetto, a breve rinnoverà col Napoli, per fare poi qualche esperienza in prestito in serie A.

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E si va…

Poco da aggiungere invece su alcuni elementi della squadra come Alessio Zerbin – impiegato come ala sinistra l’anno scorso in qualche apparizione e anche importante (Liverpool in casa o Milan in trasferta) al posto di Kvara – e Karim Zedadka, anch’egli lanciato dall’ex mister Spalletti in partite con risultato già acquisito e dal “rischio basso”. È evidente che la maglia del Napoli, addosso a questi due calciatori in particolare, pesa più degli altri. Potrebbero risultare buone pedine di scambio e avere più chance per mettersi in mostra. Impalpabili quando chiamati in causa, addirittura appaiono disorientati e spauriti. Così come il centrocampista Diego Demme, fantasma di sé stesso, ai margini del progetto tecnico.

Conferme importanti sono arrivate dai senatori, uno su tutti Victor Osimhen, il cui rinnovo pare sempre più vicino nonostante il forte pressing delle big inglesi e da quegli spendaccioni degli arabi. L’attaccante nigeriano, leader del gruppo e capocannoniere della scorsa stagione, ha confermato ciò che tutti i tifosi si aspettano da lui: la tanta voglia di segnare ancora, ancora e ancora. Si è dovuto fermare prima dell’amichevole con il Girona per un affaticamento. Niente di preoccupante. Allora spazio al ‘Cholito’ Simeone che ha dato gran prova di sé e delle sue potenzialità nelle partite con l’Hatayspor e il Girona, andando sempre in gol, anche su rigore. La porta azzurra è chiusa a doppia mandata con il duo Meret-Gollini, entrambi una super garanzia tra i pali. Il campanello d’allarme è invece in difesa, dove il vuoto lasciato dalla partenza di Kim, avvenuto ormai alle idi di luglio, appare sempre più incolmabile.