Cosa ci dice l’indice SPR di Soccerment su Natan e gli altri difensori centrali accostati al Napoli durante l’ultimo calciomercato
Natan sta davvero rendendo rispetto a quelle che erano le aspettative iniziali? È stata la scelta giusta rispetto ad altri difensori sondati nel corso della finestra estiva di calciomercato? Sul social X, l’utente Armando Russo avvalendosi del software di analisi della società Soccerment, ha preso in considerazione l’SPR del calciatore, acronimo che sta per ‘Soccerment Performance Rating’, cioè un insieme di algoritmi proprietari per valutarne le prestazioni. L’SPR tiene conto di ogni evento di gara, ponderato attraverso coefficienti ad hoc. Ma come viene calcato quest’indice? I vari eventi (ricalcolati sulla base “per 90 minuti”) formano il contributo che un giocatore fornisce alla fase difensiva, di costruzione e di attacco della sua squadra. Questi contributi vengono poi ponderati in base al ruolo del giocatore (ad esempio, il contributo in attacco peserà di più per un attaccante e meno per un difensore). Ebbene Russo, effettuando una semplice comparazione, ha scoperto che su 33 difensori accostati al Napoli da giugno ad agosto (Natan incluso), in base all’indice SPR calcolato dall’inizio della stagione, il centrale brasiliano sarebbe solo 22esimo per performance rating con un valore di 47. Nelle prime tre posizioni, ci sono difensori come Todibo del Nizza (65 di SPR per 1229 minuti giocati), l’ex Kim Min Jae (63 di SPR per 1228 minuti giocati) e Kevin Danso del Lens (58 di SPR per 1350 minuti giocati), vicinissimo al Napoli quest’estate. Meglio di Natan anche il centrale del Wolverhampton Max Kilman con 50 di SPR per 1530 minuti giocati. Hanno reso meno di Natan invece Le Normand della Real Sociedad (46 di SPR su 1137 minuti giocati) e il greco Mavropanos, ormai relegato in panchina al West Ham dopo alcuni errori gravi, con un indice 0 di SPR per 226 minuti giocati. Ovviamente, Natan è un difensore dai grandi margini di crescita, e nelle ultime partite è stato addirittura adattato come terzino sinistro, mostrando – al netto di un assist contro il non proibitivo Braga – grandi limiti nell’interpretazione del ruolo. Servirà tempo per giudicarlo, proprio come servì ad un altrettanto giovane Kalidou Koulibaly quando arrivò al Napoli dal Genk. Questi dati, però, ci portano ad una conclusione: Kim Min-jae non è stato sostituito con un difensore alla sua altezza o comunque pronto per performare subito ad alti livelli.
