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Adl tra mente e cuore: il secondo porta a Conte

De Laurentiis avrebbe scelto Conte però non gli dispiacerebbe Gasperini. Manna vorrebbe Italiano, mentre Chiavelli punterebbe su Pioli. Insomma, sono settimane che assistiamo ad uno spettacolino, divenuto a tratti anche comico, sul toto-allenatore. A fasi alterne, di giorno in giorno, il tecnico cambia, cambiano gli indirizzi, cambiano le idee, fatto sta che l’unica certezza è che il Napoli non ha ancora scelto il tecnico per la prossima stagione. Se è vero che da un lato quando ci sono “troppi galli a cantà nun schiara mai juorno” dall’altro in una fase di impasse così grande il patron, il leader, la figura apicale di una società, impresa, o di qualunque altra organizzazione è tenuto a sciogliere la matassa che sorge quando ci sono sostanziali divergenze di vedute. E allora spetta ad Aurelio puntare sul futuro allenatore, per una serie di fattori noti e arcinoti. È lui che, da sempre, intrattiene rapporti con chi guida il Napoli, e lui che da sempre sceglie l’allenatore, è lui che ha puntato su: Benitez, Sarri, Ancelotti, Gattuso, Spalletti, Garcia, Mazzarri e Calzona.

Li ha scelti a sua immagine e somiglianza perché ognuno di questi rispondeva esattamente alle sue esigenze, ed erano esattamente adeguati al periodo storico che il Napoli viveva a quei tempi. Certo l’ultima stagione scellerata ha evidenziato grossi limiti di Adl, perché l’uomo solo al comando non ha mai avuto successo, in qualsiasi ambito, però adesso, così come due anni fa serve un uomo forte. Un uomo per la ricostruzione, magari uno anche antipatico con la stampa, perché no? Anche uno che sia distante da certe dinamiche “strapaesane” della nostra città, che tanto male fanno al Napoli, magari anche uno che non le mandi a dire, ecco, in un clima così ostico serve chi faccia il braccio di ferro e la spunti. Purtroppo sul mercato c’è un unico profilo in grado di soddisfare queste esigenze, anche se De Laurentiis nella sua poco mascherata presunzione, non vuole ammetterlo. Si chiama Antonio Conte. Ma Antonio Conte chiede un mercato importante. È vero ma il patron azzurro ha assicurato che ricostruirà un Napoli fortissimo, che significa una sola cosa: acquisti di gran livello, poche scommesse e tante certezze. Giusto? E allora la domanda incontrerebbe l’offerta in maniera naturale. È questo il momento di dare una grande iniezione di fiducia ad un ambiente, già scosso da una stagione terribile, sotto tutti i punti di vista. Alla fine solo un nome esalterebbe la piazza. Con ogni probabilità Pioli, Gasperini o Italiano verrebbero visti con tanto scetticismo.

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Il buon Gasp è un allenatore di progetto, avrebbe bisogno di tempo e il Napoli non ne ha. Italiano ha una breve esperienza in serie A, il suo calcio non fa impazzire chi lo guarda e non avrebbe i requisiti tecnici per il rilancio, capitolo a parte per Pioli: tecnico che ha lavorato in piazze importanti ma anche lui non sembrerebbe avere il carisma per la risalita. In fin dei conti Conte sarebbe il rimedio a tutti i mali, ma De Laurentiis lo capirà mai? Si defilerà per una volta? Molti addetti ai lavori sono certi che Conte non verrà, ma in cuor suo De Laurentiis ci pensa, vorrebbe tanto formalizzare questo matrimonio, l’encefalogramma con Conte non sarebbe piatto, anzi, ritmi forsennati, lavoro duro e tanta energia, proprio come piace a lui. E allora staremo a vedere come finirà questa pantomima. Sognare è lecito.