Prospettive di attuazione fra politica e diritto. Interverrà Don Maurizio Patriciello. Venerdì 28 marzo, ore 14.30 – Palazzo Melzi, Aula Franciosi, Santa Maria Capua Vetere
La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha sancito un principio fondamentale: la tutela della salute e dell’ambiente non può più essere ignorata dalle istituzioni. A fronte della gravità dell’inquinamento nella Terra dei Fuochi la giurisprudenza europea impone un rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto.
Un tema delicato e di particolare importanza che sarà al centro dell’incontro, organizzato giovedì 28 marzo dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Esplorare le implicazioni legali e sociali della sentenza, sarà l’obiettivo del dibattito, ponendo un focus sul diritto alla vita e sulla necessità di azioni concrete per garantire la salute e il benessere delle comunità colpite.
L’incontro, che rientra nel ciclo di seminari del Dottorato di ricerca in Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali, si propone di analizzare le prospettive di attuazione della sentenza, esaminando le responsabilità giuridiche e le azioni politiche necessarie per garantire un’effettiva tutela della salute pubblica.
L’evento sarà inaugurato dai saluti di Raffaele Picaro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, e Ambrogio De Siano, Coordinatore del Dottorato di ricerca Internazionalizzazione dei sistemi giuridici e diritti fondamentali. Entrambi sottolineeranno l’importanza della giustizia sociale e della responsabilità istituzionale nella lotta contro l’inquinamento e le sue conseguenze devastanti.
Invitato a intervenire all’incontro Don Maurizio Patriciello, parroco di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano, che racconterà la sua esperienza da testimone oculare e da uomo in prima linea contro lo smaltimento illegale dei rifiuti Terra dei Fuochi.
Il panel di esperti vedrà la partecipazione di personalità di spicco, tra cui Guido Raimondi, già presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Antonio Giordano, direttore Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, Attilio Pisanò professore di Filosofia Università di Salerno, Andreana Esposito professoressa di Diritto Penale Università Vanvitelli.