La partita di ritorno degli ottavi di finale di Uefa Champions League tra Barcellona e Napoli è fondamentale per entrambe le squadre in chiave qualificazione al Mondiale per club. Le due compagini sono figlie del pareggio al Maradona dell’andata e devono giocarsi le loro migliori carte per passare il turno. Nei padroni di casa spiccano le assenze di De Jong e Pedri a centrocampo.
Barcellona-Napoli: il primo tempo
La prima frazione di gioco inizia come peggio non si potrebbe per il Napoli che concede due occasioni da gol al Barcellona che non sbaglia. La prima rete arriva grazie al giovanissimo Fermin Lopez che batte Meret e porta i suoi in vantaggio nel primo quarto d’ora. Dopo soli 2 minuti una disattenzione della difesa azzurra lascia spazio al contropiede blaugrana con Cancelo che ne approfitta e porta il Barcellona sul +2. Alla mezz’ora arriva il gol di Rrahmani che accorcia momentaneamente le distanze e riaccende la speranza partenopea. Il Napoli continua a spingere ma non basta.
Il secondo tempo
La seconda metà di gioco inizia con i partenopei sempre molto pericolosi in fase offensiva con Traorè e Kvaratskhelia ispiratissimi che le tentano tutte pur di far male alla difesa spagnola. Osimhen, invece, appare completamente fuori dalla partita e viene sempre e tempestivamente anticipato dall’uruguaiano Araujo, autore di un’ottima prestazione. La partita cambia, in negativo, quando esce Politano per Lindstrom. L’italiano si era dimostrato molto attento in entrambe le fasi mentre l’ingresso del danese non ha saputo dare la giusta scossa alla manovra. Lindstrom ha anche l’occasione del pareggio ma, di testa, non riesce a trovare la porta. Il Barcellona si infiamma e mette sotto il Napoli grazie alla fantasia di Gundogan riesce a pescare Sergi Roberto che appoggia per Lewandowski che a porta vuota segna. Barcellona che va ai quarti di finale e Napoli che abbandona il sogno del Mondiale per club che recriminano un calcio di rigore non fischiato ad Osimhen.