Home Cultura Breve guida al fenomeno Geolier, Campione in Italia

Breve guida al fenomeno Geolier, Campione in Italia

Lo scudetto è arrivato anche per Geolier? “I p’ me, tu p’ te”, il brano con cui è in gara alla 74° edizione del Festival di Sanremo, si è posizionato mercoledì al primo posto nella classifica provvisoria delle radio e del televoto. Il singolo, scritto interamente in napoletano e attualmente tra i più riprodotti in Italia, ha scalato in soli due giorni le classifiche di Spotify con 2 milioni e 330mila ascolti, raggiungendo così il primo posto nella Top 50 Italia e nella Top 100 Italia. Il successo dell’artista napoletano però non si è fermato ai confini nazionali. Il brano, l’unico tra i quelli in gara, è entrato addirittura nella Top 50 Globale. Sembra che il Festival di Sanremo abbia consacrato definitivamente la figura del rapper partenopeo nello scenario musicale nazionale. Resta da chiedersi se saprà guadagnarsi il tricolore della canzone italiana.

La carriera

Fin dall’adolescenza il rap occupa i pensieri di Geolier, nato nel 2000 come Emanuele Palumbo a Secondigliano, quartiere periferico di Napoli nord. Cresce infatti ascoltando i grandi del rap americano, da Nas a 50Cent, artisti che nei loro testi descrivono la loro realtà di strada e che, con il loro stile, influenzeranno il suo percorso. Percorso che comincia a soli 12 anni, con un freestyle pubblicato su YouTube in cui il piccolo Emanuele dimostra già le sue capacità vocali e di scrittura, e continua in diverse gare amatoriali o addirittura tra i banchi di scuola. L’anno zero per Geolier è il 2018, quando esordisce con il brano “P Secondigliano” in collaborazione con Nicola Siciliano, un inno alla strada e al quartiere in cui è nato e cresciuto. In soli due mesi il pezzo supera le 5 milioni di visualizzazioni su YouTube diventando un vero e proprio tormentone, non solo a Napoli. Tanto gli basta per farsi notare da uno tra i nomi più affermati della scena rap napoletana, Luchè. L’ex dei Co’Sang colpito dal talento del ragazzo gli offre il suo primo contratto con la BFM Record ed insieme a lui produce e pubblica nel 2019 l’album “Emanuele”. Il successo è immediato e gli vale un disco di platino, non solo per le doti artistiche di Geolier, ma anche perché grazie ad esse riesce ad attirare numerose collaborazioni con i big del genere in Italia. Emblematico è il featuring con Sfera Ebbasta e Shablo in “M’ Manc” che ottiene un successo clamoroso e sarà il sesto singolo più ascoltato del 2021 secondo la FMI. Per due anni rimbalza di feat in feat: Samuray Jay, Lele Blade, Boro Boro, Rocco Hunt sono solo alcuni dei nomi con cui Geolier collabora tra il 2021 e il 2022, diventando rapidamente l’artista più ascoltato sulle principali piattaforme, soprattutto su YouTube e Spotify dove si piazza come presenza fissa nelle rispettive Top10. Nel 2023 poi esce “Il coraggio dei bambini”, in cui il rapper partenopeo vanta collaborazioni con artisti del calibro di Marracash e Giorgia, inserito da Rolling Stones italia tra il 30 migliori album italiani dell’anno. L’album vince ben 5 dischi di platino, cifra che aumenta esponenzialmente a 53 se si considerano tutte le opere uscite nei suoi primi cinque anni di carriera.

La partecipazione a Sanremo

Il fenomeno Geolier si concretizza nel 2024 con la partecipazione al Festival di Sanremo annunciata a dicembre da Amadeus che, pur di averlo sul palco del teatro Ariston, ha modificato il regolamento consentendo al rapper di gareggiare con un brano totalmente in napoletano. Geolier ha raccontato cosi la sua “I p’ me, tu p’ te” a SkyTg24 “Il pezzo è nato per Sanremo, ma era comunque destinato a essere parte di un disco. Amadeus mi ha dato l’opportunità di partecipare con un brano in napoletano ma dico che per me arrivare a cantare all’Ariston è già una vittoria. Tutto quello che arriverà dopo sarà un qualcosa in più”. Assente dalla top 5 della prima serata del Festival, il brano si è posizionato al primo posto nella seconda serata della kermesse, risalendo la classifica grazie al televoto e al voto delle radio. In occasione della serata delle cover, Geolier si esibirà con il medley “Strade” insieme a quelli che ha definito come i suoi “maestri” Guè, Luchè e Gigi D’Alessio. Poi bisognerà attendere la finale di domani sera per capire se l’artista napoletano riuscirà ad entrare nella top 5. In quel caso Geolier sa che potrà fare affidamento sul suo pubblico solido e numeroso, deciso a portarlo sul podio dell’Ariston. I bookmakers della Sisal quotano un’eventuale vittoria di Geolier a 4.00 volte la posta, subito dietro Angelina Mango, la favorita, a 2.50.

Il cuore azzurro

In queste ore Geolier ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della trasmissione La Radiazza, programma in onda sulla emittente Radio Marte. Queste le sue parole: “Sono a Sanremo, sto bene, ma Napoli mi manca tantissimo. Devo tornare assolutamente. A Sanremo ci sta il mare? Sì, ma non è il mare di Napoli”. Parole che esprimono il rapporto simbiotico con la sua terra e che lo legano ad essa in un binomio inscindibile. Ancor prima di calcare il palco dell’Ariston il rapper di Secondigliano aveva già ottenuto il primato più importante in tal senso. Con ben tre date allo Stadio Diego Armando Maradona (21, 22 e 23 giugno 2024) Geolier sarà infatti il primo artista in assoluto, internazionali inclusi, a esibirsi per tre concerti nello stadio partenopeo – due dei quali già sold out. Arena che aveva già calcato da protagonista in occasione della festa scudetto dell’SSC Napoli dello scorso anno. Un rapporto, quello tra l’artista e il club calcistico, destinato a diventare sempre più saldo. Alla vigilia del Festival Geolier ha sfilato sul green carpet dell’Ariston indossando la tuta del Napoli. Nello stesso momento il club ha presentato la sua nuova linea SSC Napoli X Geolier”, disegnata proprio da Emanuele e dedicata alla storia degli azzurri. Un’operazione di marketing che per qualche minuto ha mandato in tilt il sito ufficiale del club a causa dei troppi accessi.

Le critiche

Come per ogni fenomeno nuovo, anche per la partecipazione di Geolier al festival con un brano in napoletano non sono mancate le critiche. Le prime sono arrivate proprio dai suoi conterranei riguardo l’uso “poco ortodosso” della lingua partenopea. È perfino insorto il Movimento Neoborbonico che, in una nota, ha definito il testo della canzone come indecifrabile ed ha pensato di correggerlo ed inviarlo alla casa discografica di Geolier. Polemiche che sono poi aumentate quando il rapper si è posizionato in cima alla top5 del mercoledì sera, sfociando in insulti razzisti e discriminatori verso la città di Napoli e dei suoi abitanti. “Va bene così, non posso piacere a tutti, altrimenti mica basterebbero tre stadi!”, ha così messo a tacere le provocazioni Geolier in un’intervista al Mattino. Il percorso da Secondigliano a Sanremo non è stato una
passeggiata ma una corsa a ostacoli e rappresenta già una vittoria, come ha più volte dichiarato l’artista. La sua partecipazione ha rimescolato le carte in tavola ed ha acceso la gara come mai era accaduto prima d’ora. Comunque vada, il ragazzo di Secondigliano si è affermato come “Campione in Italia”.