Visite mediche già fissate tra domani e martedì
Chi è Alessandro Buongiorno, difensore in arrivo dal Torino.
Sembra ormai imminente l’arrivo di Alessandro Buongiorno in casa Napoli dopo un lunghissimo tira e molla da parte del presidente del Torino Urbano Cairo, l’operazione pare che si farà per una cifra intorno ai 35 milioni di euro più 5 di bonus.
Buongiorno è un difensore italiano, classe 1999, nato e cresciuto calcisticamente in ambiente granata che, dopo un inizio di carriera nel vivaio del Toro, esordisce in Serie A nel 2018, a soli 18 anni, contro il Crotone nei minuti finali di gioco della partita. Le due stagioni successive lo vedono in prestito prima al Carpi dove colleziona 18 presenze e poi al Trapani con 13 presenze nella seconda metà di stagione. Dopo essere ritornato stabilmente nella squadra della sua città, il difensore inizia a scavalcare le gerarchie prima nel 2021/2022 e poi nel 2022/2023, dove non solo è stabilmente titolare nell’undici di Ivan Juric come centrale nella difesa a tre, ma si ritrova abitualmente ad indossare la fascia di capitano. Grazie alle sue prestazioni, Alessandro Buongiorno riesce ad entrare anche nella cerchia della nazionale italiana: prima con la chiamata arrivata a marzo 2023 dal ct Roberto Mancini e poi, quest’anno, con Luciano Spalletti, strappando un pass per Euro2024 in Germania ma non collezionando però nessun minuto nella competizione continentale. Nella stagione appena passata il difensore piemontese si è confermato uno dei prospetti più interessanti del nostro campionato, nonostante un infortunio alla spalla che lo ha tenuto fuori diversi mesi. Buongiorno ha raccolto 29 presenze e 3 gol tra cui uno proprio contro il Napoli per la sconfitta dei partenopei allo Stadio Olimpico Grande Torino per 3-0.
Caratteristiche tecniche
Difensore centrale di piede mancino Buongiorno combina doti fisiche – grazie alla sua stazza di 194 cm – a buone doti di velocità: nella stagione appena passata, per esempio, ha vinto il 55% di contrasti con 188 duelli vinti. Oltre ad avere uno spiccato senso del posizionamento che gli permette di essere inserito sia come centrale che come braccetto di sinistra in una difesa a tre per via del suo piede forte, il nativo di Torino ha ottime doti di impostazione, fattore importante per il calcio di Antonio Conte che si sviluppa in verticale partendo dal proprio centrale. Di fatto ha un rendimento dell’85% di passaggi riusciti in stagione.
In conclusione, ad un anno esatto dalla partenza di Kim Min Jae, il Napoli potrebbe aver ritrovato il proprio pilastro difensivo da cui ripartire per consentire al mister leccese di esprimere al meglio il proprio dogma calcistico che pretende prima di tutto una difesa solida che conceda pochissimo agli avversari. L’idea della dirigenza del Napoli è chiara: risistemare il proprio pacchetto difensivo in maniera capillare e con l’aggiunta di Rafa Marin, Buongiorno, Leonardo Spinazzola ed Hermoso all’orizzonte, non si può far altro che aspettare e sperare che al tecnico venga data la miglior rosa possibile in vista dell’imminente partenza della prossima stagione calcistica.