Home Naples Calcio a 5: Scudetto al Meta Catania, delusione Napoli

Calcio a 5: Scudetto al Meta Catania, delusione Napoli

Azzurri sconfitti 4-6 nello spareggio in casa

Iniziamo subito dalla notizia: il Meta Catania e non il Napoli Futsal è il 40° campione d’Italia del calcio a 5. Etnei usciti vincitori dallo spareggio al PalaJacazzi di Aversa con il punteggio di 4-6, maturato dopo due combattutissimi e vibranti tempi supplementari.

L’avvicinamento alla partita

Cancelli aperti fin dalle ore 19 per l’evento più atteso della stagione. Afflusso sostenuto ma ordinato al PalaJacazzi di Aversa che, come ricordato alla vigilia del match sui canali social del Prezioso Casa Napoli Futsal, è andato sold-out in ogni ordine di posti in poche ore dalla messa in vendita online dei biglietti.
Squadre sul parquet per il riscaldamento: azzurri, come giusto che sia, accolti da una vera e propria standing ovation; di contro, bordate sonore di fischi accompagnano l’ingresso del Meta Catania nel palazzetto.
Le distinte diffuse dalla società ospitante sciolgono il dubbio della vigilia in casa Napoli: il paraguaiano Salas sarà della partita; mentre, sorpresa dell’ultimo minuto, non è tra i disponibili l’uno azzurro Caio Ainsa. Al completo gli ospiti siciliani.
Sparsi qua e là tra i 2000 e più che affollano il palasport normanno, diversi addetti ai lavori e protagonisti del mondo della pelota a cinco.
Con qualche comprensibile minuto di ritardo sull’orario di inizio fissato per le 20:30, le squadre fanno il loro ingresso in campo e l’arbitro Nicola Maria Manzione – sezione di Salerno – dà il via alla gara. Il fischietto Manzione è coadiuvato dagli arbitri Giulio Colombin – sezione Bassano del Grappa – e Paolo De Lorenzo – sezione di Brindisi -. Al cronometro Pierluigi Minardi della sezione di Cosenza.
Napoli e Catania al centro del parquet: mani sul petto a cantare a squarciagola l’inno di Mameli. Si parte!

Cronaca del primo tempo: Napoli-Catania 3-1

La gara entra subito nel vivo: accesa come i fumogeni agitati dal settore del tifo più caldo per i padroni di casa, tanto che, durante tutta la prima frazione di gioco e durante l’intervallo, dagli altoparlanti esorteranno più volte a spegnerli. Una serie di falli a metà campo, da una parte e dall’altra, fanno capire subito che sarà partita vera.
I primi minuti scorrono via tra un fallo ed una mischia ma, al 4’01”, su un’azione di contropiede, inatteso giunge il vantaggio degli ospiti etnei: a siglare il goal rossoblù è il numero 6 Giovanni Pulvirenti. Al 5’06”, invece, è bravo l’estremo difensore azzurro Bellobuono a bloccare a terra un tiro insidioso dal limite dell’area di porta.
Ancora Catania al 7’07” con un tiro di Bocao deviato in corner. I successivi sviluppi del tiro d’angolo non danno esito positivo per la squadra catanese.
Sussulto azzurro al 7’51” con un tiro dalla distanza salvato sulla linea. All’8’46” ancora il Meta Catania a impegnare Juri Bellobuono che, però, salva ancora una volta la sua porta: a provarci ancora l’autore del goal ospite Pulvirenti. I rossoblù ci riprovano al 9’39” con un calcio di punizione battuto dal numero 17 Luis Turmena, ma l’estremo difensore azzurro non si lascia sorprendere. È la volta del numero 23 napoletano, Luca De Simone, che prova la conclusione: nulla di fatto (9’23”). Dopo una lunga fase di stanca e quando il Napoli pare non riuscire a rimetterla in carreggiata, arriva improvviso, fulmineo, il goal del pari del numero 8 Diego Mancuso che fa letteralmente venire giù il PalaJacazzi(14’44). L’apoteosi, però, è dietro l’angolo: Massimo De Luca sorprende il portiere ospite Timm e la ribalta, 2-1 e palla al centro(16’11”). Quando le squadre paiono già essere negli spogliatoi, un lampo del numero 24 Lucas Bolo gonfia ancora una volta la rete etnea (19’30”): Il Napoli è ora avanti alla fine della prima frazione di gioco per 3-1.

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Secondo tempo: Meta padrona, 4-4 e tempi supplementari

Il Napoli riparte come l’aveva chiusa: in attacco. Prima l’avanti Borruto (1’05”) impegna Timm che respinge con i piedi; quindi il 10 Salas (1’45”) ci prova su punizione; infine Diego Mancuso (2’09”) la spedisce alta. Catania è in bambola e Lucas Bolo la spedisce ancora alta (3’34”). La squadra ospite prova a tirare fuori la testa dal sacco e 2 volte con il numero 14 Bocao ci prova: la prima su punizione (4’56”) e la seconda su tiro dalla distanza: entrambe le conclusioni finiscono a lato, lontane dalla porta difesa da Bellobuono. Il goal etneo è però nell’aria ed arriva al 7’03”: a siglare la seconda rete ospite è il numero 27 Anderson. Il Meta Catania ora crede nel pareggio e insidia l’area azzurra con due belle discese all’8’36 ed all’8’59”: la difesa azzurra respinge l’assalto. I minuti scorrono frenetici sul cronometro: ora ne mancano dieci al termine della partita. Brivido al 9’59”: punizione insidiosa del 17 etneo Turmena e sugli sviluppi di un nuovo calcio piazzato dal lato destro della porta difesa da Bellobuono, il tiro del 14 Bocao viene respinto dall’estremo napoletano che, però, nulla può poco dopo (10’22”) su Michele Podda che realizza la rete del momentaneo 3-3. Napoli accusa il colpo. Catania ci crede. Il PalaJacazzi è una bolgia a sostegno dei propri beniamini in casacca azzurra, sulle gambe, storditi dall’uno-due ospite. All’11’30”, però, arriva la doccia non fredda ma freddissima: il 14 Bocao la ribalta: buca ancora una volta la rete dei padroni casa e fissa momentaneamente il punteggio sul 3-4. Quando il dramma sembra stia per consumarsi, ecco il break azzurro per usare un linguaggio tennistico: il 2 Marco Ercolessi allontana lo spettro della sconfitta e la riporta in parità sul 4-4. Le squadre, ora, a poco più di 5’ al fischio finale, se le danno di santa ragione con i portieri protagonisti da una parte e dall’altra. Al 16’47” ancora un brivido percorre la schiena dei presenti al PalaJacazzi per un incursione etnea ancora una volta sventato dal portiere azzurro. I secondi scorrono inesorabili: le squadre in campo paiono stanche ma, soprattutto, timorose di subire la rete della sconfitta e, perciò, sembrano trascinarsi verso gli ormai inevitabili tempi supplementari. Al 18’42” ancora una conclusione senza pretese del Catania che, però, rispetto ai ragazzi di mr Fulvio Colini sembra crederci di più. Extratime.

Al Catania match, serie e titolo di campioni d’Italia

All’1’20” dell’extra time Napoli sciupa la più ghiotta delle occasioni, fallendo un tiro libero; ma l’arbitro fa ripetere e, ancora una volta, il 24 azzurro Lucas Bolo lo sbaglia per l’esaltazione dei pochi ma caldi tifosi del Catania posizionati proprio davanti alla nostra postazione. Al minuto 3’38” il numero 9 azzurro Borruto, forse stanco, la spedisce a lato e 4” più tardi Napoli spreca il terzo libero di questa prima frazione di gioco supplementare con il numero 10 Salas che si lascia ipnotizzare dal numero uno etneo Tornatore. Si ricomincia e al 30” della seconda frazione supplementare di questa combattutissima gara-3 per l’assegnazione del 40° titolo nazionale della Serie A del calcio a 5, in Aversa va in scena lo psicodramma che proprio non ti aspetti. Fulminea partenza del Meta Catania che va in goal con il numero 6 Giovanni Pulvirenti: 4-5. Neppure il tempo per il Napoli di riorganizzare le idee che gli ospiti, in azione di contropiede, vanno ancora in rete con Pulvirenti che insacca a porta vuota: 4-6. Il Napoli prova a raddrizzarla con la trovata del portiere di movimento, ma gli assalti all’arma bianca alla carovana siciliana si risolvono in un nulla di fatto. I secondi passano, la partita finisce, Catania si laurea, prima volta nella sua storia, campione d’Italia del futsal.
Scende la notte sul PalaJacazzi ed il cielo non è azzurro su Aversa. Complimenti ai vincitori. Onore ai vinti.