Ira Green si distingue da anni come una delle voci più originali della scena rock italiana. Due album all’attivo (RE(be)LIGION del 2016 e 7 del 2019), il terzo in uscita già in pre-order, Ira, oltre a incantare il pubblico con la sua musica, è anche una devota sostenitrice del Napoli. In un’intervista esclusiva, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare il suo universo musicale e di scoprire il legame speciale che la lega agli azzurri.
Ira, quali sono i suoi ultimi progetti artistici e quelli futuri?
«Il 7 ottobre è uscito il mio ultimo singolo che anticipa il mio terzo l’album, sarà disponibile dall’8 dicembre e si chiama “Tutti i colori dell’Ira”. Per ora mi dedico a 360 gradi a quest’ultimo lavoro e alle date live che ne seguiranno. Ma sono sempre in movimento con nuove idee».
Qual è lo stato di salute della scena rock, e più di preciso di quella metal, in questo momento in Italia?
«Direi che è totalmente assente se non nelle nicchie. Purtroppo, viviamo l’ennesimo momento buio per la musica alternativa a quella che viene proposta dal mainstream. Non c’è varietà o cambiamento in un paese che “staziona” tra il pop e scopiazza generi esteri ma nel peggiore dei modi, soprattutto dando spazio a maltrattatori della musica che, se non avessero imprenditori o papà coi soldi alle spalle, sarebbero a piangere in cameretta perché non funziona il WiFi».
Con chi le piacerebbe collaborare a livello musicale in futuro?
«Con qualcuno che non ha paura di andare fuori dai binari».
Ha un grande seguito sui social: come riesce a gestire un rapporto così diretto con i fan?
«Cercando di dedicare il tempo necessario a farli sentire partecipi di ciò che sento essere un mio modo per comunicare. Quando posso rispondo sempre a chiunque abbia qualcosa da dire».
Lei è originaria della provincia di Napoli e ci risulta sia tifosa degli azzurri: come ha vissuto la recente cavalcata Scudetto?
«Alla grande, ma soffro per le partite che sto vedendo fino ad ora. “Eravamo” o siamo ancora i campioni d’Italia?».
Col ritorno di Mazzarri che sensazioni ha per la stagione in corso?
«Spero vivamente che il mister conoscendo già la squadra non voglia fare ulteriori esperimenti di “cambio gioco”. D’altronde scombinare l’equilibrio che aveva creato Spalletti, abbiamo visto che non è stata una grande idea da parte di Garcia».