Home Napolitics Elezioni europee: 3 domande a Fulvio Martusciello (Forza Italia)

Elezioni europee: 3 domande a Fulvio Martusciello (Forza Italia)

In Europa perché è lì che si combatte una battaglia decisiva per il futuro dell’Italia

Fulvio Martusciello può presentarsi agli elettori?

“Sono un militante della prima ora di Forza Italia. Ho aderito al partito fondato dal Presidente Berlusconi fin dal 1994 e mi riconosco pienamente nel suo programma politico che resta tutt’oggi di grandissima attualità. Penso, innanzitutto, alla lotta contro le tre oppressioni individuate dal nostro fondatore: fiscale, burocratica e giudiziaria; e, poi, sono coordinatore regionale del partito in Campania”.

Lei è europarlamentare uscente. Perché ha deciso di ricandidarsi?

“Perché c’è un lavoro da portare avanti. Sono impegnato da 10 anni al Parlamento europeo, nell’ultima legislatura come capogruppo di Forza Italia. Lì si combatte una battaglia decisiva per il futuro del nostro Paese. L’Unione europea è un grande progetto politico ma rischia di essere stravolto da un fondamentalismo ideologico di tipo ecologista e dal dirigismo della sinistra. Nella prossima legislatura gli interessi dell’Italia in tema di transizione ecologica su energia, agricoltura, riciclo degli imballaggi saranno fortemente in gioco”.

Può indicare agli elettori un provvedimento per il quale si è battuto o una cosa fatta nella legislatura appena conclusa?

“Mi sono battuto personalmente e con il gruppo di Forza Italia contro il radicalismo ecologista per un’Europa che assicuri una difesa comune e una politica estera coerente ma non interferisca nelle competenze degli Stati nazionali e nella vita dei cittadini; per il riciclo degli imballaggi nel quale le nostre imprese hanno investito e che ci vede avanti rispetto agli altri Paesi in linea con il rispetto dell’ambiente; a favore della difesa della proprietà immobiliare, molto diffusa in Italia, contro la direttiva dettata dalla transizione energetica sulle cosiddette “case green” che avrebbe svalutato tutte le abitazioni non in regola con costi insostenibili per i proprietari. Ricordo che Silvio Berlusconi vinse la battaglia per l’abolizione dell’ICI sulla prima casa. È un principio che continuerò a difendere con tutte le mie forze. Niente tasse, né dirette né occulte, come quelle del green deal”.