Se c’è qualcosa che ci ha consegnato il match vinto 3 ad 1 in casa contro il Como, è che il Napoli quest’anno può contare sul fattore F: la fisicità incrementata grazie ai vari Lukaku, McTominay, Buongiorno che unita a quella già presente in squadra, data dai titolari Anguissa, Di Lorenzo, Olivera, Rrahmani e Kvaratskhelia, ne fanno una delle squadre con più “centimetri” di questa serie A, al pari delle grandi d’europa che mirano alla Champions.
Questo non vuol dire che questo Napoli sia tra le squadre più forti d’Europa in questo momento, però che sia sulla buona strada per divenirlo, quello si. Conte ha preteso di costruitre una macchina solida, a cui ha trasferito concentrazione massima durante ogni fase del match, riaggressione obbligatoria quando gli avversari recuperano palla e cercano di costruire dal basso, capacità di controllare il match senza sfinirsi quando è necessario.
Tutti questi fattori ieri sono stati palesemente decisivi per la vittoria contro un ottimo Como: Lukaku, nonostante non sia al top della forma, è stato fisicamente dirompente, entrando in tutte le azioni da gol (con una rete e due assist). Così come decisivo sta iniziando a risultare lo scozzese con la 8: suo il gol dopo appena 25 secondi che ha sbloccato il match, in una azione nella quale ha mixato forza fisica e rapidità di pensiero ed azione, in un controllo sinistro/destro che lo ha portato, servito da Lukaku ed in mezzo a due avversari, a concludere in rete, appena in area, con un tiro secco che si è insaccato alla destra di Audero.
Al 52′ il 2-1 di Lukaku su rigore (momentaneo pareggio del Como di Strefezza, al 43′ con un gran destro da fuori area) frutto del concetto di riaggressione: Olivera, tra i migliori ieri e titolare per Conte con la difesa a quattro, aggredisce il palleggio del Como in fase di impostazione, recuperando palla e venendo atterrato in area di rigore. La trasformazione del belga, con un tiro centrale, riporta il Napoli in vantaggio e verso nuovi tre punti.
Al minuto 85 è di Neres, subentrato da sei minuti a Kvara, il sigillo del 3 a 1: nuovo assist per Lukaku che tiene la posizione come sa ben fare e premia il taglio del brasiliano sul filo del fuorigioco che, a tu per tu col portiere, di sinistro, non perdona.
Adesso sta a Conte trasferire alla squadra ancor più convinzione nei propri mezzi, quando il calendario diverrà più complicato. Sfruttando il fattore “F”, unito al gruppo ritrovato ed alla classe cristallina di alcuni elementi che rappresentano un unicum in A: tra questi sicuramente Kvaratskhelia, Neres e McTominay.