La campagna acquisti granata è stata sicuramente ricca di colpi di scena, d’altronde non ci si poteva aspettare diversamente dal solito Walter Sabatini, ritornato alla corte del presidente Iervolino. Per arricchire la rosa a disposizione di mister Inzaghi, l’ex DS di Roma e Palermo è andato alla ricerca di nomi affermati ed esotici, proprio come gli ultimi due colpi messi a segno last minute, Shon Weissman, israeliano classe 1996 proveniente dal Granada e Jerome Boateng, il campionissimo che ha vinto tutto con le maglie di Bayern e della nazionale tedesca, svincolato da quest’estate. A caratterizzare la carriera di questi due calciatori però ci sono anche questioni extra campo, controversie che forse saranno sfuggite agli occhi di qualche osservatore più superficiale.
Jerome Boateng
Il tedesco di origini ghanesi non ha bisogno di presentazioni in termini calcistici: il suo palmarès parla da solo, i momenti clou da evidenziare sono principalmente il mondiale in Brasile vinto con la Germania ed il triplete nella stagione 2012-13 con la casacca bavarese. Negli ultimi anni Jerome ha dovuto affrontare uno spiacevole inconveniente capitato a ciel sereno nella sua vita ovvero la morte della sua ex compagna. Boateng è stato fidanzato circa un anno e mezzo con l’influencer e modella Kasia Lenhardt vincitrice del programma Germany’s Next Top Model. Il 9 febbraio del 2021 Lenhardt è stata trovata morta all’interno della propria abitazione a Berlino. Secondo le indagini delle autorità tedesche, il decesso sarebbe avvenuto tramite suicidio. Sono molte le vicissitudini accadute al difensore ex Bayern dopo la morte della compagna, è stato infatti indagato per alcune lesioni provocate all’ex modella precedentemente al decesso, tra cui lo strappo del lobo dell’orecchio. Il tribunale di Monaco di Baviera decise di condannarlo ad una pena pecuniaria da 1,8 milioni di euro, ridotta in appello a 1,2 milioni. La tragedia, tuttavia, non sembra aver influenzato la carriera calcistica del campione iridato classe 1988. Sicuramente la sua penultima avventura al Lione, squadra della Ligue 1 francese, non è stata indimenticabile ma è riuscito comunque ad accasarsi alla compagine granata in questa sessione di calciomercato invernale sposando la causa della società, ovvero una salvezza quasi impossibile.
Shon Weissman
Shon Zalman Weissman nasce ad Haifa il 14 febbraio 1996, inizia la sua carriera partendo proprio dalla squadra della sua città il Maccabi Haifa che lo ha cresciuto fin dalle giovanili. Dopo diverse esperienze nel campionato israeliano Shon riesce finalmente ad arrivare nel calcio che conta, accasandosi prima al Real Valladolid squadra militante nella Segunda Division del campionato spagnolo, dove grazie a prestazioni convincenti siglando 30 gol in 92 presenze riesce ad arrivare nella massima serie spagnola con il Granada nel 2023. Ciò nonostante, il calciatore originario di Haifa si fa conoscere più per i suoi comportamenti social che per le pur buone prestazioni in campo, esponendosi con diversi post sulla situazione Israelo-Palestinese a seguito dell’attentato terroristico di Hamas sul territorio israeliano il 7 ottobre 2023. Weissman non si è mai nascosto su ciò che stava accadendo nella sua terra d’origine, difendendo a spada tratta la rappresaglia bellica d’Israele verso la striscia di Gaza. In alcuni tweet il calciatore scriveva: “Distruggere. Stringere. Schiacciare. Alla vendetta di Dio” oppure “Qual è la ragione per cui 200 tonnellate di bombe non sono già state lanciate su Gaza?”. I post incriminati nonostante siano stati cancellati successivamente, gli hanno procurato denunce da parte di alcuni cittadini palestinesi residenti a Granada, portandolo poi alla mancata convocazione in campo nelle successive partite di campionato per motivi di sicurezza su consiglio delle autorità spagnole. Su tutte la gara in trasferta contro l’Osasuna di Pamplona, match in cui i tifosi locali hanno esposto centinaia di bandiere palestinesi, intonando il coro “Muerete”, muori in italiano, destinato proprio al calciatore israeliano. Oggi Weissman approda alla Salernitana, cercando di partecipare all’ obiettivo salvezza definito in termini statistici dal direttore sportivo granata, Walter Sabatini, pari al 5%.