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Il punto debole del Napoli è la fase difensiva

Foto dal sito della Ssc Napoli

Napoli, la difesa è un colabrodo: la priorità del nuovo corso mazzarriano sarà prendere meno gol

La storia recente e passata del calcio insegna: le squadre che prendono troppi gol non sono destinate a vincere. Finora il Napoli, in 18 partite tra Campionato e Champions, ha subito ben 23 reti. La media è disastrosa ed è tutta la fase difensiva a dover essere messa sotto la lenta di ingrandimento. È alquanto superfluo prendersela con questo portiere, quel difensore, quella tale marcatura, ecc. ecc.

Emergenza Difesa

Nel calcio di oggi, fatto di costruzioni dal basso, con tutti gli 11 giocatori impegnati tanto nella fase offensiva quanto in quella di copertura, è da qui che Walter Mazzarri deve ripartire per rimettere gli azzurri sulla strada giusta. Se anche nelle prossime partite la squadra non trova la quadra su come coprirsi, non può andare lontano.

Un gol subito per Gara

In tanti, ovviamente, pensano alla cessione di Kim: questa situazione ha mutato sicuramente i destini sportivi del Napoli, ma è anche vero che non può essere il cambio di un solo difensore a spiegare il disastro dei numeri della fase difensiva partenopea. Si viaggia ad una media di quasi 1,3 gol subiti a partita. Praticamente, per le statistiche, ogni match del Napoli è da considerarsi come se iniziasse 0-1. Inaccettabile per un club che deve difendere il titolo tricolore.

Troppi infortuni

In questa fase, già critica, si inseriscono gli infortuni di Mario Rui e Olivera, che non fanno che peggiorare la situazione. Ne consegue quindi che Walter Mazzarri dovrà subito inventarsi qualcosa, visti i big match contro Inter e Juve, due squadre sempre capaci di colpire e difendersi con sapienza. I risultati dei prossimi 180 minuti di match azzurri passeranno tutti da qui.