Home Apertura Il resoconto del mercato del Napoli tra uscite ed entrate

Il resoconto del mercato del Napoli tra uscite ed entrate

Il primo atto rivoluzionario in casa Napoli è finalmente finito. Il nuovo direttore Sportivo Giovanni Manna, insieme al solito duo Micheli-Mantovani, ha lavorato duramente per risistemare la gestione sportiva antecedente all’arrivo del nuovo allenatore Antonio Conte, allargando addirittura la rosa a disposizione del mister salentino, il quale si è ritenuto soddisfatto a fine mercato del lavoro svolto dalla società tra uscite ed entrate.

Il Napoli durante questa finestra di calciomercato, tra le tante, ha dovuto risistemare la catastrofe compiuta da Aurelio De Laurentiis & Co la scorsa estate. Una vera e propria rottura con la gestione 2023 che ha portato il Napoli al decimo posto in classifica. Natan, Lindstrom e Cajuste sono stati tra i primi ad abbandonare i ritiri per recarsi rispettivamente al Betis di Siviglia, Everton e Ipswich, tutti con la formula del prestito con obbligo condizionato. Nonostante in carriera avesse giocato per lo più in una difesa a 3, anche Leo Ostigard non ha convinto Conte e per questo è stato ceduto al Rennes in Francia. Addirittura, anche un figlio di Partenope come Gaetano dopo un lungo corteggiamento si è accasato gli ultimi giorni di mercato al Cagliari, sempre con la formula del prestito. Non dimenticandoci che Il Napoli ha perso a parametro 0 Piotr Zielinski (per lui sponda Inter), dopo sette anni conditi da 37 gol e 38 assist, uno tra i centrocampisti più importanti in chiave tecnica in serie A degli ultimi tempi. Nonostante un’epopea durata più di tre mesi ed una situazione che poteva trasformarsi in una caporetto economica per il Napoli, l’ultima cessione di questo calciomercato è stata quella di Victor Osimhen, la società ha salvato il salvabile, mandando l’attaccante nigeriano in prestito secco al Galatasaray, con l’intero stipendio di undici milioni a carico dei turchi.

Non è mai facile lasciarsi il Passato alle spalle, cercando di non ritrovarsi gli scheletri nell’armadio in corso d’opera, è così che Aurelio De Laurentiis ha deciso di voltare completamente pagina, partendo dall’acquisto di un nuovo allenatore come Antonio Conte che porta con sé un know how di idee e di uomini con il quale il presidente probabilmente non si era mai interfacciato. Un allenatore che si contraddistingue per perseveranza e per temperamento, capace di abbattere qualsiasi ostacolo si metta tra sé ed il proprio obiettivo. Proprio per questo nonostante la grana Osimhen, è stato fatto un mercato da 150 milioni accontentando il nuovo tecnico mantenendo la parola data, evidenziando la salubrità economica del club. Sappiamo quanto maniacale sia Conte sulla gestione del proprio pacchetto difensivo e ciò che andava fatto era sicuramente rimpolpare questo reparto con nomi importanti come Alessandro Buongiorno e Rafa Marin, due marcatori, ciò è sintomatico su cosa chieda ai suoi difensori Conte, non pensare alla zolla di campo ricoperta ma seguire il proprio uomo di riferimento. Gli esterni di centrocampo nel 3-4-2-1 sono diversi dai quinti nel 3-5-2, avendo più compiti difensivi, probabilmente questo è il reparto più carente di questo Napoli e sicuramente dove si opererà nel mercato invernale, sicuramente il binomio Spinazzola-Olivera è funzionale a sinistra sperando che regga l’integrità fisica dell’esterno ex Roma, mentre a destra per il momento è stato provato il solo Mazzocchi, il quale è indubbiamente un giocatore dedito al lavoro ma che non può offrire la continuità che il mister si aspetta, il pensiero è quello che Antonio Conte possa integrare negli 11 Rafa Marin e avanzare il capitano Di Lorenzo, impiegato fin qui come braccetto di destra. In mezzo al campo andava allargata obbligatoriamente la rosa dopo gli addii sopra citati di Zielinski, Gaetano e Cajuste. Antonio Conte è un allenatore che strizza molto l’occhio alla Premier League, campionato contenente giocatori adatti al proprio dogma calcistico, proprio per questo sono arrivati Billy Gilmour e Scott Mctominay. Apparentemente i due scozzesi provenienti rispettivamente dal Brighton e dal Manchester United potrebbero sembrare le due riserve di Lobotka e Anguissa ma non credo che il mister sia della stessa opinione. Gilmour è un giocatore abituato a giocare nei due di centrocampo, unendo tempi di gioco con verticalizzazioni a compiti di interdizione, mentre l’ex United potrebbe essere un supporto costante alla manovra offensiva del Napoli, sviluppata maggiormente come abbiamo visto nelle prime uscite dalle corsie laterali, arrivando a crossare tanto e per questo Mctominay da invasore può essere un plus (lo scorso anno 7 gol in Premier League). Se pensiamo ai trequartisti di Conte utilizzati nella sua carriera spiccano ad esempio, Willian ed Hazard al Chelsea o Kulusevski e Son al Tottenham, i quali il tecnico è sempre stato capace a far risaltare. Per questi motivi serviva un giocatore capace di svariare in mezzo al campo e letale negli ultimi 30 metri, il nome in questione è David Neres, il quale siamo sicuri possa esaltarsi in questo Napoli con tantissima qualità (già due assist in due partite per il brasiliano)

Leggi anche:  Cagliari Napoli 0-4: il pagellone

Conosciamo benissimo il rendimento di Antonio Conte e sappiamo che negli inizi di stagione le sue squadre soffrono molto i carichi della preparazione atletica estiva; quindi, cercheremo di non dare giudizi affrettati, consapevoli però che la società ha fatto di tutto per concedergli una rosa a sua immagine e somiglianza.