Italia-Francia under 19 di rugby inaugurerà, sabato 9 dicembre alle ore 15 presso il “Villaggio del Rugby”, già base Nato di Bagnoli, il programma di “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”.
In esclusiva abbiamo intervistato Giuseppe Calicchio, dal 2021 presidente del Comitato regionale campano della Federazione italiana Rugby (Fir): spaziando con lui dall’evento in calendario domani allo stato della palla ovale nel capoluogo e in regione al contributo del rugby nella vittoria di Napoli su Saragoza quale capitale europea dello sport.
Presidente Calicchio, un commento sulla gara di sabato nell’ex Base Nato di Bagnoli che inaugurerà gli appuntamenti di “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”.
“Sarà sicuramente un momento di festa e un giusto premio per Napoli e per il Sud. La partita Italia-Francia è sicuramente il momento più importante di una settimana di lavoro congiunto delle due nazionali a Napoli”.
Come va la prevendita e quanti sono gli spettatori attesi sugli spalti del “Villaggio del Rugby”?
“Per scelta della FIR e dell’Amatori Napoli non è prevista prevendita, l’evento rientra nel Programma di promozione e partecipazione e, perciò, l’ingresso è totalmente gratuito per tutti i settori dello stadio oltre ad aver inviato i doverosi inviti istituzionali”.
Qual è lo stato di salute del rugby in provincia di Napoli e, più in generale, in Campania?
“La pandemia ha penalizzato molto lo sport, la Campania ha adottato restrizioni più severe rispetto al paese e il rugby, sport di contatto, ne ha risentito molto. La Regione Campania ha posto molte misure in sostegno dello sport, investendo circa 7 milioni di euro per i voucher sportivi. Abbiamo raggiunto il numero di tesserati pre-pandemia e faremo il grande lavoro nelle scuole nel 2024 per aumentare sensibilmente i praticanti”.
Quali le cose da lei fatte nei primi 2 anni da presidente del Comitato regionale campano e quali invece le cose da fare?
“Abbiamo cercato di dare ai club un supporto con modello gestionale differente, siamo molto vicini alle società con i tecnici ma soprattutto con una squadra di progettisti che ci permettono di partecipare e vincere molti bandi indetti da FIR, Sport e salute, Regione Campania e altre istituzioni. Con più risorse si possono svolgere più attività. Un’attenzione importante anche alla formazione continua di tutte le figure operanti nei club. L’impegno è quello di rendere strutturale le attività svolte, consolidarle e aggiungerne di nuove”.
Cosa si aspetta dalla gara di sabato come ritorno di immagine e, più in generale, da “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026” per il rugby napoletano e regionale?
“Oltre ad essere presidente regionale della FIR mi onoro di ricoprire la carica di Presidente della Commissione impianti del Coni. Sapere che il rugby ha dato un contributo definito “determinante” alla vittoria di “Napoli Capitale Europea dello Sport 2026″ mi rende fiero. Per questo evento la FIR sarà presente a Napoli in maniera importante. È confermato l’arrivo del presidente federale Marzio Innocenti nonostante gli importanti impegni nella sua fitta agenda”.