Un Napoli granitico e mentalmente forte come il suo tecnico, espugna due a zero San Siro e dà una prima spallata importante al campionato, confermandosi squadra ostica e costruita per dire la sua durante questo campionato.
Schierato dal primo minuto con Meret in porta, difesa con Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera, centrocampo con Anguissa e Gilmour, Politano, McTominay e Kvaratskhelia trequartisti alle spalle di Lukaku.
Milan liquidato già nel primo tempo con la rete al 4′ di Lukaku che riceve in profondità da Anguissa, sposta con una poderosa spallata Pavlovic (che non è di certo un perso piuma) e trafigge di piatto sinistro, appena entrato in area, il portiere Mignain.
Dopo il gol, Napoli in pieno controllo del match con i rossoneri, privi di Theo Hernandez e Reijnders squalificati e con Pulisic non in perfette condizioni in panchina, così come Leao, che non riescono ad impastire alcuna trama di gioco lineare, nonostante Chukwueze e Okafor sulle fasce si mostrino clienti ostici.
Al 42′ Kvicha Kvaratskhelia trova il raddoppio con una sua giocata tipica: parte da sinistra, converge verso il centro e scaglia un tiro rasoterra a giro che si insacca alla sinistra di Mignain. Un calciatore, il georgiano, che in serie A non ha pari in quanto a lampi di genio ed incisività.
Rete, set e match. Con il secondo tempo che si trascina con gli azzurri in pieno controllo e Milan quasi mai pericoloso, a parte un gol di testa annullato al 47′ a Morata per fuorigioco di rientro.
Ottime le prova di Politano, in un match di grande sacrificio: spesso quinto a destra in difesa, macina chilometri su tutta la fascia.
Ottimo anche Meret che con Conte, non avendo incombenze di costruzione dal basso, appare mentalmente più tranquillo; così come di spessore le prove di Anguissa, tornato quello dei tempi migliori, spesso esterno destro di centrocampo con l’abbassamento di Politano sulla linea difensiva e Olivera, vera garanzia a sinistra in fase difensiva.
In crescita Gilmour che ha spesso verticalizzato e cambiato lato con sventagliate precise. Abbracciato in maniera decisa da Conte al momento della sua sostituzione.
Parte bene per gli azzurri, quindi, il periodo dei match “importanti”, che li vedrà nelle prossime tre affrontare Atalanta e Roma al Maradona, intervallate dall’Inter in trasferta.