di Francesco Fiorito
Il primo febbraio alle ore 20,00 è terminato il calciomercato di serie A. Sono molte le squadre che hanno cercato di cambiare pelle a stagione in corso, in particolare il Napoli. Il direttore sportivo Mauro Meluso ed i responsabili dell’area scouting Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, coordinati come sempre dal presidente Aurelio De Laurentiis, hanno cercato profili interessanti e validi per espandere lo scacchiere da mettere a disposizione di Walter Mazzarri.
Le cessioni
Tra le uscite bisogna evidenziare sicuramente quella del macedone Eljif Elmas assoluto protagonista e dodicesimo uomo dello scudetto di Luciano Spalletti arrivato la scorsa stagione. Nelle casse del Napoli sono arrivati 25 milioni di euro dal Lipsia, squadra militante nella Bundesliga tedesca e in corsa per un posto in Champions. Un addio che ha fatto discutere ma che non ha fermato le pretese del talento classe ‘99, voglioso di andarsi a giocare le proprie carte altrove per dimostrare il suo potenziale. Le altre cessioni sono state quelle di Zerbin, Zanoli e Gaetano, andati rispettivamente a Monza, Salernitana e Cagliari: i ragazzi provenienti dal settore giovanile andranno a farsi le ossa in prestito sperando facciano parte del prossimo progetto Napoli.
Gli acquisti
Mazzocchi
Il mercato partenopeo è stato però sicuramente molto più movimentato in entrata, dove fin dall’inizio sono trapelati nomi interessanti. La prima pedina aggiunta alla rosa del tecnico di San Vincenzo è stata quella di Pasquale Mazzocchi proveniente dalla Salernitana per circa 3 milioni di euro. Non sono stati indimenticabili gli ultimi sei mesi del calciatore originario di Barra, sia per il gioco espresso dalla sua ex squadra, che ha dovuto affrontare non pochi problemi da inizio stagione, sia per qualche acciacco fisico di troppo. Stiamo però parlando di un giocatore che può essere utilizzato sia come quinto in un centrocampo a 5 sia come terzino in una difesa a 4; e se pensiamo che utilizza bene entrambi i piedi potrebbe essere adattato sulla fascia sinistra come ha fatto precedentemente nella sua carriera.
Traorè
Il secondo nome in entrata è stato quello di Hamed Junior Traorè, un nome già accostato al Napoli quando era in forza al Sassuolo. Anche per lui è stato difficile l’ultimo anno e mezzo non riuscendo quasi mai a trovare spazio al Bournemouth in Premier League. Nella stagione corrente ha collezionato solo 6 presenze per un totale di 181 minuti, marcando il tabellino dei marcatori solo una volta. Lo scarso minutaggio però non è dipeso solo da lui, in quanto l’ivoriano classe 2000 ha contratto la malaria rimanendo ai box per circa due mesi. Traorè quando era in forza al Sassuolo ha fatto impazzire le difese della serie A giocando in diverse posizioni del campo, sia sulla trequarti a sinistra, sia come interno di centrocampo, quindi nelle gerarchie andrebbe a rimpiazzare perfettamente il ruolo lasciato libero da Elmas. Il Napoli ha acquistato in prestito il calciatore fissando un diritto di riscatto a 25 milioni di euro qualora dovesse convincere la società.
Ngonge
L’acquisto più costoso di questo mercato di gennaio è stato quello di Cyril Ngonge, prelevato dal Verona per 18 milioni di euro più bonus. Il ventitreenne belga è sicuramente il calciatore che ha convinto di più negli ultimi 12 mesi di carriera, protagonista assoluto della salvezza veronese nella scorsa stagione, ha continuato a convincere anche quest’anno siglando 6 gol e 2 assist in 20 presenze. Il giocatore nasce come ala destra in un attacco a tre ma può svolgere anche il ruolo di seconda punta e chissà se possa impensierire i fin qui titolarissimi Politano e Osimhen.
Dendoncker
L’ultimo colpo in entrata è stato quello di Leander Dendoncker centrocampista proveniente dall’Aston Villa. La manovra di mercato che ha portato il belga classe 1995 a vestire di azzurro è stata simile a quella di Traorè, prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro. Il calciatore cresciuto nelle giovanili dell’Anderlecht sin da piccolo sembrava un talento generazionale, riuscendo a mischiare perfettamente muscoli e centimetri al suo stile di gioco funambolico. Purtroppo, i numeri non sono mai stati dalla sua parte: quest’anno non ha praticamente giocato e per trovare l’ultima annata in cui è stato impiegato con continuità dobbiamo andare alla stagione 2021/2022 quando era in forza al Wolverhampton. Non è mai stato un goleador né un assistman ma è sicuramente un giocatore utile nella doppia fase di interdizione ed impostazione, capace anche di giocare come centrale in una difesa a 3.
La riconferma di Ostigard
In totale il Napoli si è mosso con 4 cessioni e 4 acquisti ed è sicuramente stata la squadra italiana più attiva nel calciomercato invernale. Tuttavia, si ha la sensazione che si sarebbe potuto fare qualcosa di più, basti pensare al difensore che forse è mancato nella lista degli innesti, con un Natan in condizioni fisiche precarie e un Juan Jesus non sempre brillantissimo, Adl, Meluso e Mazzarri si sono lasciati convincere dall’ultima prestazione positiva di Ostigard contro la Lazio, lasciando quindi a distanza di 8 mesi e due sessioni di calciomercato ancora vuota quella pesantissima casella occupata da Kim lo scorso anno.