Napoli-Juventus, minuto 88, calcio di rigore per i padroni di casa. L’evento chiave della partita tra Napoli-Juventus che consente agli azzurri di aggiudicarsi i tre punti finali. Osimhen lo sbaglia, indirizzando il pallone alla sua destra ma in maniera troppo debole e troppo poco angolata per spiazzare Szczęsny che infatti respinge senza però bloccare. Il portierone polacco non si accorge dell’arrivo di un indemoniato Raspadori, seguito a catena da Anguissa e Di Lorenzo, che non sbaglia il tap-in. Maradona in tripudio. Questa potrebbe essere la descrizione di un’azione di gioco molto semplice, vista diverse volte, in realtà si è trattato di uno schema ben studiato. Al momento della rincorsa di Osimhen, vi sono tre compagni di squadra alla destra del nigeriano, pronti a infilarsi in area di rigore in caso di ribattuta. Lo fanno però in maniera insolita: distanti almeno due metri dalla linea di demarcazione dell’area di rigore, posizionati in maniera tale da inserirsi nei mezzi spazi della linea dei difensori bianconeri. Ciò ha consentito ad Anguissa, Raspadori e Di Lorenzo di sfruttare l’allungo arrivando così in area ad una velocità maggiore rispetto ai difensori juventini, scattati da una distanza inferiore verso la palla. Uno schema vero e proprio indubbiamente pensato da Calzona. Molto semplice quanto efficace. Si nota inoltre come al momento della battuta, alla sinistra di Osimhen, Kvaratskhelia e Zielinski siano più vicini alla linea dell’area di rigore, come se sapessero già che Osimhen avrebbe tirato verso destra, favorendo così coloro che sarebbero potuti eventualmente sopraggiungere dal lato destro. Alla lunga ciò potrebbe rivelarsi eventualmente un punto debole, con le squadre avversarie che saprebbero dove posizionare in marcatura uomo i difensori sugli incursori in posizione di rincorsa più distanti dall’area di rigore, oltre che a dare informazioni ai portieri sulla direzione di tiro.
La certezza è che si tratta di uno schema provato anche in nazionale da mister Calzona in veste di ct della Slovacchia. Lo schema sul rigore realizzato da Duda in Slovacchia-Islanda del 16 novembre è praticamente lo stesso. Alla sinistra di Duda, abbiamo Haraslin più defilato a sinistra, pronto a partire sulla linea d’area di rigore, mentre Bozenik e Schranz distano ad occhio quasi due metri dall’area, ben distanti dai centrali islandesi, pronti a sfruttare eventuali respinte del portiere entrando dentro con la corsa in allungo. Da un video del rigore realizzato da un tifoso in curva si nota che lo stesso movimento viene eseguito anche da altri due calciatori alla destra di Duda, Kucka e presumibilmente Gyomber (l’immagine non è chiara), a dimostrazione che lo schema può essere eseguito anche quasi lungo tutta la linea d’area di rigore. Ciò oltre a garantire una maggiore velocità degli incursori su ribattute del portiere, pali e traverse, evita eventualmente ripetizioni, con attaccanti già in area al momento del tiro.
Si ringrazia il giornalista Gianluca Verna per aver notato per primo la similitudine tra le due azioni.