I risultati del Mazzari I
Walter Mazzarri torna a Napoli, a dieci anni esatti dal suo addio dalla panchina azzurra. Nell’era di Aurelio De Laurentiis a capo della SSC Napoli, il tecnico toscano ha svolto un ruolo fondamentale. Con lui sono arrivati successi in Italia (uno su tutti: la coppa vinta a Roma contro la Juve) e il grande salto di qualità in Champions League. Appena due lustri fa, Mazzarri, con una squadra in termini tecnici e di valori sportivi inferiori a quella attuale, sfiorò il raggiungimento dei quarti di finale in Champions e figurò molto bene in campionato.
Arrivederci 3-5-2
Ci sono adesso tutte le condizioni per fare bene, soprattutto se, come il tecnico ha già sottolineato, ha studiato a dovere l’undici spallettiano che appena sei mesi stravinceva in campionato facendo mangiare la polvere agli avversari. Probabilmente, Walter lascerà da parte la sua fedele idea del 3-5-2 nello schema tattico e proverà a “rimettere” in carreggiata i partenopei tornando pedissequamente al verbo del suo conterraneo, Luciano Spalletti. Se così effettivamente sarà, ai calciatori azzurri non potrà che far piacere. Nei quattro mesi di “abisso francese” (con la guida di Rudi Garcia), il Napoli ha evidenziato una regressione clamorosa. Drammatico il deficit accumulato in termini tattici, di gioco e di risultati. Ma la squadra c’è tutta e può, senza tema di smentita, puntare a giocarsela con tutti. Il distacco finora accumulato dalla testa della classifica non è certo di poco conto, ma il livello tecnico medio della Seria A impone di provarci. Inter, Juve e Milan andranno inevitabilmente incontro a pause di risultati e punti, gli azzurri hanno il dovere di provarci. Per questo possiamo dire che Mazzarri con il suo ritorno sulla panchina azzurra non è certo una minestra riscaldata, ma ha tutte le carte in regola per fare bene.