Peggio di Rudi Garcia era davvero difficile fare; ma il redivivo Walter Mazzarri, strappato al buen ritiro di una serena vecchiaia più per disperazione che per convinzione dal presidente Aurelio De Laurentiis, sta riuscendo in una “impresa” che neppure il più pessimista dei tifosi azzurri o il più criticone degli opinionisti avrebbe potuta immaginare. A dirlo, purtroppo, sono i freddi numeri che, fin qui, sono letteralmente impietosi: facendo uscire l’allenatore del fu Napoli dei tre tenori letteralmente con le ossa rotte dal raffronto statistico con il pur disastroso viandante francese, cacciato a metaforiche pedate neppure due mesi fa.
I numeri di Rudi
L’ex tecnico francese degli azzurri, infatti, in 12 partite in Serie A e 4 gare di Champions League precedenti al suo esonero, ha racimolato un totale di 21 punti nella massima serie calcistica italiana e 7 punti nella più prestigiosa competizione europea; portato di 6 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte in campionato e 2 successi, un pari ed una partita persa nella già coppa dei campioni. Stando a questi numeri, perciò, Rudi Garcia vanta una media punti di 1,75 a partita tanto in Serie A quanto in Champions ma, ciò che più conta, all’atto del sollevamento dall’incarico di mister azzurro ha lasciato il Napoli al 4° posto utile per la qualificazione nell’Europa più prestigiosa e con un meno dieci dal primo posto occupato, oggi come allora, dall’Inter.
I numeri di Walter
Lo score di Walter Mazzarri, purtroppo, dice altro: 5 gare in campionato, 2 partite in Champions League e una sfida in Coppa Italia raccontano di appena tre vittorie, nessun pareggio e, addirittura, cinque sconfitte. Un andamento da zona retrocessione che fa precipitare la media punti, già bassa con Garcia per una squadra campione d’Italia, a 1,2 a partita in Serie A e 1,5 nella coppa dalle grandi orecchie. Se a questo aggiungiamo l’eliminazione con umiliazione da parte del Frosinone negli ottavi di finale di Coppa Italia e che il Napoli è precipitato al 7° posto in campionato con un meno 17 dai nerazzurri capolista, allora non abbiam bisogno di altre parole per capire che nel cambio tra il francese e il toscano non è arrivato il giovamento sperato.