Non ci sarebbe da stupirsi se tra i vari nomi accostati al Napoli su chi affidare la prossima panchina dovesse fuoriuscire anche quello di Marco Baroni attuale allenatore dell’Hellas Verona. Il tecnico nasce a Firenze nel 1963 e dopo una modesta carriera da calciatore (tra cui la parentesi con lo scudettato Napoli del 1990 al fianco di Diego Armando Maradona) ha intrapreso quella da allenatore. Nella sua ormai più che ventennale carriera come mister, dopo essere stato anche vice di Alberto Malesani proprio sulla panchina dell’Hellas Verona nella stagione 2002-2003, spiccano la vittoria dei playoff di Serie B con il Benevento nella stagione 2016-2017 che è valsa la prima promozione in Serie A della squadra sannita nella sua storia. Dal 2021 al 2023 il tecnico toscano ha guidato il Lecce prima alla promozione in Serie A e poi ad un’insperata salvezza lo scorso anno, fino ad approdare poi l’estate successiva in terra veneta. Ormai Baroni è a pochi passi dall’ennesima impresa sportiva riuscendo già a compierne una con i salentini nel 2023, squadra che all’epoca era ultima nei monti ingaggi in Serie A, portandola alla salvezza. Quest’anno ci sta riprovando con il Verona dopo un’annata travagliata che ha visto la squadra scaligera privarsi di assoluti protagonisti nella finestra di calciomercato invernale come: Cyril Ngonge (Napoli), Filippo Terracciano (Milan), Hien (Atalanta), Faraoni (Fiorentina), Doig (Sassuolo), Djuric (Monza). Dopo 22 partite il Verona si trovava in penultima posizione in classifica a meno un punto dalla salvezza con sole 4 vittorie collezionate fin li in campionato, oggi dopo 36 giornate il Verona si trova in quattordicesima casella con 8 vittorie 10 pareggi e 18 sconfitte. Oltre al tecnico, tra gli autori della scalata gialloblù c’è sicuramente lo zampino di due dei nuovi acquisti del mercato di gennaio: Tijani Noslin attaccante olandese autore di 4 reti e Tomas Suslov centrocampista offensivo slovacco che ha siglato 1 gol e ha fornito 4 assist. Mister Baroni è un allenatore capace di stravolgere spesso il suo schema tattico a seconda dell’avversario che affronta, passando dal 4-2-3-1 al 3-5-2 fino al 3-4-2-1. Nell’ultimo spezzone di questo campionato ha utilizzato con più continuità il 4-2-3-1 sfruttando al massimo la qualità che ha a disposizione sulla trequarti con i vari Suslov, Noslin, Folorunsho e Lazovic. L’atteggiamento tattico, tuttavia è sempre molto simile: l’Hellas cerca sempre di colpire in contropiede sfruttando gli spazi aperti e la solidità della difesa. Non sarebbe così utopico accostare Marco Baroni sulla panchina del Napoli tra i vari Italiano e Pioli, i tre allenatori sono accomunati più o meno dagli stessi dogmi calcistici, con l’attuale tecnico scaligero che dal suo canto conosce al meglio la piazza partenopea avendoci giocato dal 1989 al 1991 e che potrebbe far esaltare al meglio il pacchetto offensivo napoletano. A meno che, ovviamente, la strada per il nuovo tecnico del Napoli non porti in Puglia, destinazione Lecce.