Il presidente sul titolo perso: “Fieri di quanto abbiamo fatto”
Dodici anni. Tanti ce ne sarebbero voluti al presidente Serafino Perugino per regalarsi e regalare a società, squadra, tifosi, ambiente il primo, storico, scudetto della città di Napoli nel calcio a 5: un traguardo sportivo fino all’altro ieri inimmaginabile e che, purtroppo, dopo gara-3 delle finali scudetto persa contro il Meta Catania, andata in scena al PalaJacazzi di Aversa nella serata di venerdì 21 giugno, almeno fino alla prossima stagione resterà tale. Eppure, vincendo la partita di ieri sera, gli azzurri, oltre che aggiudicarsi il titolo, avrebbero consentito al futsal partenopeo di fare meglio, addirittura, del fratello maggiore del gioco della pelota a 11.
Confrontando infatti il tempo occorso ai presidenti che nel calcio hanno portato il tricolore sulle rive del Golfo di Napoli, fatte ovviamente le dovute proporzioni tra una società calcistica di Serie A come la SSC Napoli ed una della massima serie della Divisione nazionale di calcio a 5 quale il Prezioso Casa Napoli Futsal, si scopre che, al triplice fischio dell’arbitro, l’imprenditore attivo nel mondo della musica avrebbe potuto far meglio, parlando meramente dei tempi della prima vittoria, sia di Corrado Ferlaino che di Aurelio De Laurentiis.
18 anni attese l’Ingegnere, 19 il proprietario della Filmauro
A Corrado Ferlaino che assunse la proprietà-presidenza della SSCN nel 1969, infatti, ben 18 furono gli anni e le stagioni calcistiche necessari per coronare il sogno di un’intera città con la conquista del primo scudetto nel 1987. Un anno in più, invece, ci ha messo rispetto all’Ingegnere l’attuale proprietario azzurro Aurelio De Laurentiis che, rilevato il Napoli nel 2004, dopo il fallimento della vecchia società, di anni ne ha dovuti aspettare 19 prima di potersi fregiare del titolo di presidente del terzo tricolore: anno di grazia calcistica 2023. Stando così le cose, quindi, Serafino Perugino nel futsal avrebbe regalato agli appassionati napoletani del calcio a 5 il prestigioso primo titolo con un terzo del tempo in meno rispetto ai suoi omologhi calcistici azzurri.
Tutto iniziò nel 2012
La storia del Napoli Futsal, culminata oggi nella conquista sfiorata dell’agognato titolo nazionale che avrebbe fatto il paio con la prima ed altrettanto storica Coppa Italia vinta nella stessa stagione, ha avuto inizio in un quartiere a Ovest di Napoli nel 2012. La società, fondata da Perugino con la denominazione di Futsal Fuorigrotta – dal nome dell’omonimo quartiere partenopeo -, per i primi due anni partecipò unicamente ad attività giovanili. Nel 2014, con l’iscrizione al campionato di Serie D, inizia quella scalata che, nel giro di appena dieci stagioni, porterà la squadra azzurra, promozione dopo promozione, vittoria dopo vittoria, all’apoteosi della finalissima poi persa per l’aggiudicazione di quel triangolino tricolore che, dall’anno prossimo, poteva essere cucito sulla maglia dei mancati campioni d’Italia del calcio a 5 nazionale. Il 2020 sarà l’anno del cambio di denominazione in “Futsal Fuorigrotta Napoli” che diventerà definitivamente “Napoli Futsal” nel 2022. Le ultime due stagioni, inoltre, hanno visto gli azzurri raggiungere sempre i playoff scudetto per fermarsi, però, in entrambi i casi in semifinale.
I numeri dell’ultima stagione
La stagione che si è conclusa ieri è stata, letteralmente, una cavalcata trionfale per i ragazzi allenati dallo Special One del calcio a 5 nostrano: mister Fulvio Colini. La regular season conclusa al terzo posto con 56 punti in classifica frutto di 15 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte. I playoff segnati da un pari casalingo ed una vittoria in trasferta nei quarti di finale contro Eboli; una larga sconfitta in gara-1 sul campo della L84, ripagata con la stessa moneta nel ritorno ad Aversa, e un’esaltante vittoria in rimonta nello spareggio in semifinale; un successo casalingo ed una sconfitta in trasferta in gara-1 e gara-2 contro gli etnei rossoblù; fino alla cocente sconfitta nel decisivo spareggio per lo scudetto. A completare e rendere comunque speciale l’annata appena conclusa, le quattro lineari, nette, perfette vittorie nella Final Eight che hanno condotto la società del presidente Perugino a mettere in bacheca, anche in questo caso per la prima volta, la coppa nazionale di Serie A.
Spina Palazzetto dello Sport
Premesso che il PalaJacazzi si è rivelato essere un prezioso alleato per società e squadra del Napoli Futsal e che la stessa città di Aversa si è stretta attorno ai ragazzi e a mister Colini in maniera eccelsa, non si può non notare che la vicenda del palazzetto dello sport rappresenti un po’ la pecca di questa fin qui splendida stagione sportiva; anche se scenari nuovi, pur se forse non a breve, potranno aprirsi pure per la società del presidente Perugino dopo l’annuncio della costruzione della nuova casa del Basket Napoli che, in un futuro prossimo, potrebbe far tornare d’attualità l’ipotesi, oggi impraticabile, del PalaBarbuto quale impianto del calcio a 5 napoletano.
Perugino: “Ci riproveremo l’anno prossimo, il marchio Napoli cresce anche nel calcio a 5”
A caldo, dopo la sconfitta, il numero uno della società azzurra ha dichiarato “faccio i complimenti al Catania, hanno meritato la vittoria. Siamo arrivati stanchi fisicamente, Salas ha giocato con una lussazione alla clavicola, Mancuso anche aveva dei problemi”. Il presidente Perugino ha poi proseguito ricordando che “è stato un anno fantastico, ringrazio il mio allenatore Fulvio Colini, è un vincente. Abbiamo vinto la coppa Italia e siamo stati a un passo dallo scudetto. Complimenti al nostro capitano, ai miei giocatori che sono stati straordinari. Questo è lo sport, questo è il futsal”. Quindi, l’imprenditore si è soffermato sul fatto che, anche nel calcio a 5, “il marchio Napoli stia crescendo smisuratamente”, perché “avere oltre 10 mila persone che volevano vedere la partita è un grande successo”. Un sassolino dalla scarpa, però, il presidente azzurro vuole toglierselo; ed il bersaglio della sua critica è il numero uno della Divisione nazionale calcio a 5 Luca Bergamini. “Voglio fare un appello alle istituzioni, alla Federazione, alla Divisione, alla FIGC – esordisce il numero uno napoletano -: non lasciateci soli, noi presidenti di tutte le categorie siamo degli eroi. Andiamo avanti solo con le nostre forze e non so fino a quando potremmo resistere. Senza supporto economico facciamo socialità. Siamo dilettanti, ma abbiamo tante persone che lavorano. Il mio è un accorato appello alle istituzioni”. Perciò, a detta di Perugino “è stato un peccato non avere qui presente il presidente della Divisione calcio a 5, questo lo discredita. Non ci rappresenta perché, al di là di tutto, doveva essere presente”; e ancora “voglio ringraziare tutti i consiglieri, il vicepresidente e tutti coloro della Divisione calcio a 5 che ogni giorno danno dei contributi per far crescere questo sport. Un plauso a tutti i presidenti di Serie A, sono encomiabili”. Infine, non potevano mancare un ringraziamento speciale ed una promessa per la prossima stagione. “Voglio ringraziare la mia famiglia, mia moglie, mio fratello, i miei nipoti, i miei amici. L’anno prossimo il Napoli ci riproverà, forza Napoli sempre” – ha concluso Perugino -.