Un mondo: letteralmente! È quello che ci si è aperto in questa inchiesta sull’innovazione tecnologica applicata allo sport in Campania e, in particolare, nella città di Napoli.
Grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità dell’assessorato alla Ricerca, Innovazione e Start up della Regione Campania e dell’assessore Valeria Fascione, infatti, abbiamo scoperto che, oggi, sempre più nascono e crescono sul nostro territorio realtà imprenditoriali, eccellenze a livello nazionale ed europeo, che mettono la tecnologia al servizio dello sport a 360 gradi: dalle performance degli atleti alla fruizione degli eventi alla gestione dei processi alla base degli stesso eventi sportivi.
I numeri del fenomeno
Una crescita lenta ma costante che in tre edizioni dell’avviso “Campania Start-Up”, tra il 2017 ed il 2023, ha visto passare i progetti sulla tecnologia applicata allo sport, finanziati dalla Regione Campania, da uno nel primo avviso a ben sei nell’ultimo. Numeri perciò sestuplicati. Un aumento favorito dalla scelta dell’aggiornamento della “Strategia di Specializzazione Intelligente” in materia di ricerca e innovazione che ha introdotto, tra le aree prioritarie di intervento, le “Tecnologie Abilitanti Ict”: in parole povere, grazie al neo-aggiornamento, si favoriscono quelle che sono definite in gergo le “traiettorie tecnologiche” piuttosto che l’ambito finale di applicazione delle stesse; e questo ha portato a una vera e propria esplosione di progetti presentati.
Gli ambiti di applicazione
I progetti finanziati trovano applicazione pratica in tre ambiti:
- Le tecnologie per la valutazione delle performance sia degli atleti che dei dispositivi quali wearable device e sensoristica per fornire, poi, dati su mezzi, persone e performance, Big Data e AI da analizzare al fine di costruire possibili scenari.
- Le tecnologie per la fruizione vera e propria dell’evento sportivo come, per esempio, la realtà aumentata e virtuale, gli nft e così via.
- Le tecnologie per la gestione dei processi connessi all’evento sportivo come, per esempio, la tecnologia Hawk-Eye che utilizza circa 7 telecamere per analizzare la traiettoria di un oggetto utilizzato nella competizione sportiva oppure il VAR assistente video arbitro che sfrutta le tecnologie emergenti della telecamera nello sport per rendere l’arbitraggio più preciso.
Napoli città emergente nell’innovazione tecnologica applicata allo sport. Le aziende vincitrici
In principio fu MegaRide: oggi Pmi innovativa, dall’assessorato regionale alla Ricerca, Innovazione e Start-Up ricordano come essa nasca quale spin-off accademico della Federico II da un gruppo di giovani ricercatori di meccanica del veicolo, tra i quali Flavio Farroni e Francesco Timpone. MegaRide, attualmente, “aiuta le aziende del comparto degli pneumatici nello sviluppo di nuovi prodotti, elaborando i dati forniti dai sensori montati sui veicoli sulla base di un complesso sistema di formule matematiche sviluppate dai fondatori e dai loro collaboratori dell’ateneo napoletano”. Il software, cofinanziato da Unione Europea, Stato italiano, Regione Campania e relativo al POR Campania FESR 2014-2020, consente di prevedere, in tempo reale, la temperatura dei vari strati di pneumatici in base alle tecniche di elaborazione dei dati di telemetria.Il modello è in grado di fornire una distribuzione della temperatura locale con particolare riferimento agli strati profondi solitamente irraggiungibili dagli strumenti di misura classici.
Un elemento di fondamentale importanza, questo, nelle competizioni motoristiche; e perciò tra i clienti e i partner di MegaRide ci sono aziende del settore quali Ducati Corse, AUDI Sport Formula E, DTM, Pirelli e Prometeon. Spin-off della stessa MegaRide, VESevo (acronimo di Viscoelasticity Evaluation System Evolved) è una startup innovativa che oggi è una vera e propria scaleup company di successo. Ambito di applicazione sempre l’ambiente motoristico, in quanto tratta di un dispositivo per il test delle gomme già adottato da diversi team di Formula 1, Moto GP e non solo. “VESevo utilizza una combinazione hardware-software, entrambi sviluppati internamente, che consente di raccogliere informazioni sul battistrada e, tramite un algoritmo di post-elaborazione dei dati, permette ai tecnici di analizzare le proprietà fisiche dello pneumatico”.
Ambito di applicazione totalmente differente, invece, per “2WATCH” di Fabrizio Perrone: ceo e già fondatore di “Buzzoole”, piattaforma di influencer marketing, tra i primi 20 innovatori italiani nella speciale classifica di Forbes. Essa, infatti, è una startup innovativa specializzata negli e-sport e nel gaming che si propone come media-tech company per supportare i brand che intendono raggiungere la Gen Z. Grazie a un’offerta “basata sull’intrattenimento legato ai videogiochi e l’organizzazione di tornei tramite un’applicazione proprietaria, 2WATCH ha l’obiettivo di avvicinare i casual gamers – i giocatori occasionali – al mondo e-sport (sport elettronici quali, per esempio, scacchi e poker) e contribuire a legittimare nello scenario italiano nuove figure professionali come i giocatori professionisti o gli streamer”.
La società ha già raccolto capitali da alcuni importanti player strategici come Quadronica Srl – ideatori di Fantacalcio.it –, Maria Laura Albini – ex Marketing Director dell’Inter –, Fabrizio Rinaldi – Digital Innovation Manager di Versace -, Salvatore Ippolito – ex CEO Twitter Italia -, GIEFFE Srl – azienda produttrice di apparecchiature video ludiche – e da importanti Angel Investor.
Pur se non direttamente finanziato dalla Regione, stretta è infine la collaborazione dell’Assessorato alla Ricerca, Innovazione e Start-Up della Regione Campania con Unina Corse: la squadra corse ufficiale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, fondata nel 2015, che ha lo scopo di progettare, realizzare e testare una monoposto per la partecipazione al Campionato Mondiale Studentesco di Formula Student.
Valeria Fascione: “Grandi opportunità dalla Sport Tech Economy”
Sulla cosiddetta “Sport Tech Economy” e la sua attualità e potenzialità, infine, l’assessore regionale Valeria Fascione ha dichiarato che “trovo che sia quanto mai attuale parlare di Sport Tech Economy per le grandi opportunità di mercato ma anche per il cambiamento di abitudini che la tecnologia ha stimolato nel modo di vivere l’attività fisica e nell’attenzione alla qualità della vita.
L’applicazione di tecnologie innovative allo Sport – ha proseguito l’assessore Fascione – sta avendo un forte impatto per lo sviluppo del tessuto industriale e per la promozione di nuova imprenditorialità. Partendo infatti dal nostro osservatorio delle startup campane, il numero dei player che innestano innovazione tecnologica nel settore sportivo e il loro posizionamento competitivo è cresciuto a livello internazionale. Copriamo tutti gli ambiti di applicazione, dalle tecnologie per il monitoraggio di atleti e mezzi con la sensoristica e l’IoT, alla fruizione amplificata dell’evento sportivo grazie a realtà aumentata/virtuale e metaverso, fino alle tecnologie per la gestione dei processi connessi all’evento sportivo”.
La responsabile dell’assessorato regionale alla Ricerca Innovazione e Start-Up ha poi concluso affermando che “il fabbisogno di innovazione sta crescendo e continuerà a farlo, diventando un asset strategico per aziende e club sportivi e sarà, quindi, sempre più strategico aprirsi alle soluzioni tecnologiche provenienti da startup e spin off per migliorare tutti i processi, dalle performance sino alla experience”.