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Stadio del Napoli a Caserta? Il sindaco Marino: “Il Napoli applichi la Legge Stadi come la Casertana”

Carlo Marino, sindaco di Caserta, suggerisce a Manfredi e De Laurentiis di far sì che anche la città di Napoli, come Caserta, si avvalga della semplificazione amministrativa prevista dalla nuova normativa per il rifacimento e la costruzione degli stadi

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lo disse già ospite da Fazio, il 29 maggio, quando imperversavano ancora le feste per il terzo tricolore: “Il Comune ci deve dare lo stadio per 99 anni, sennò me lo vado a costruire a Caserta. Sai come sarebbero felici i napoletani poi?”. DeLa, lo ha poi ribadito pochi minuti prima di Real Madrid-Napoli ad Amazon Prime Video, imbeccato sul tema da Fabio Cannavaro: “Siamo il Regno di Napoli, andremo a Pompei o a Caserta con lo stadio…I consiglieri comunali odiano il Napoli e non sono allineati con la maggior parte della popolazione”. Si è aggiunta la variante real-pompeiana, ma la sostanza non cambia. La minaccia di trasferire il Napoli a Caserta viene ripetuta a tambur battente a seconda dello stato, variabile e subitaneo, delle relazioni tra il Calcio Napoli e Palazzo San Giacomo, leggasi sindaco Manfredi. Allora, innanzi a questa paventata possibilità, non restava che intervistare il sindaco di Caserta, Carlo Marino. Ricordando che grazie al decreto legislativo n. 38 del 2021, noto come “Legge Stadi“, il comune di Caserta ha potuto avviare l’iter per il restyling completo del suo stadio comunale, casa della Casertana calcio.


Sindaco Marino, allora, vedrebbe favorevolmente l’ipotesi di uno stadio del Napoli a Caserta?

“Il Comune di Caserta è la prima città in Italia che ha applicato la “Legge Stadi” per fare il nuovo stadio. Presumo che De Laurentiis lo dica per questo, perché siamo stati i primi ad applicarla. Abbiamo già firmato il contratto con un concessionario che poi è la Casertana Calcio. Rispetto a questo, naturalmente, abbiamo firmato un contratto: fra pochi mesi, nella primavera del 2024, partirà il cantiere del nuovo stadio e l’abbiamo fatto con la nuova normativa. Ho la sensazione che il presidente De Laurentiis, più di dire andiamo a giocare a Caserta, che è più una provocazione culturale, voglia dire avviamo lo stesso processo che ha intrapreso Caserta. Oggi noi abbiamo una soddisfazione: vedo nomi di città metropolitane in cui giocano società di serie A che fanno copia incolla dei nostri atti, perché anche dove è presente qualche strafalcione lo ricopiano tale e quale. Quindi, mi è chiaro che stanno riprendendo dall’albo pretorio tutta la procedura che abbiamo seguito noi in due anni. Naturalmente, lo prendo come uno spunto per il collega Manfredi su questa procedura, che Caserta ha appena realizzato per prima in Italia. Non il trasferimento di una proprietà ma la concessione dello stadio per rigenerarlo e farlo moderno rispetto alla nuova visione degli stadi europei”.

De Laurentiis ha parlato del Napoli come di un patrimonio di tutta la Campania in senso ampio, non solo di Napoli. Ecco, se allo scadere dell’attuale convenzione tra la Ssc Napoli e il Comune nel 2028 le porte del Maradona dovessero chiudersi agli azzurri, il territorio di Caserta sarebbe pronto a offrire un nuovo stadio al Napoli?

“Sicuramente il Napoli è un patrimonio del Paese, non solo della Campania. Se posso dare un consiglio ad entrambe le parti: attivate la procedura della ‘Legge Stadi’. La procedura non la deve attivare il Sindaco Manfredi ma il club come ha fatto la Casertana calcio per la città di Caserta. Prima di arrivare a pensare ad altre ipotesi in altri territori, di altre città disponibili ad accogliere il nuovo Napoli Stadium, è giusto che ci sia un nuovo stadio nella città di Napoli e che questa città lo accolga con le normative che già Caserta ha saputo applicare”.

Smentisce quindi ogni contatto su questo tema con il presidente De Laurentiis?

“Nella maniera più assoluta. Stimo però come tutti De Laurentiis, ricordando che dopo la Casertana, la mia seconda squadra è sempre il Napoli”.

Cosa si aspetta dalla Casertana quest’anno? Può farcela nella rincorsa playoff secondo lei?

“Una doppia promozione dalla D alla B sarebbe un sogno, ma già così stiamo godendo di uno straordinario campionato della Casertana, di una società che sta investendo sulla città e sul progetto sport in città”.