Home Napolitics Tavolo tecnico sul Maradona: dichiarazione di Simeone

Tavolo tecnico sul Maradona: dichiarazione di Simeone

Il presidente della Commissione Infrastrutture: “Accolgo con favore la posizione del sindaco sugli sviluppi della ristrutturazione dello stadio”

“In merito agli sviluppi sulla ristrutturazione dello stadio Maradona – ha dichiarato Nino Simeone -, accolgo con favore quanto dichiarato dal sindaco Gaetano Manfredi sugli sviluppi della ristrutturazione dello stadio Diego Armando Maradona: il tavolo di lavoro con i ministeri rappresenta un’importante occasione per mettere a punto una proposta seria e concreta. Mi auguro che il presidente Aurelio De Laurentiis colga questa opportunità per collaborare fattivamente con le istituzioni, magari presentando quel progetto di cui ha sempre parlato, per la riqualificazione dell’impianto sportivo di Fuorigrotta, altrimenti si faccia da parte, definitivamente”.

Il presidente della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione civile del Consiglio comunale prosegue, poi, affermando che a ” questo punto occorre abbandonare le polemiche e concentrarsi sull’obiettivo che sta a cuore ai cittadini napoletani, tifosi e non. Ancora una volta, il primo cittadino – prosegue Simeone – dimostra concretezza nell’affrontare i temi, senza lasciare spazio alle sterili chiacchiere e, soprattutto, di avere una visione della città che condivido. Valuteremo, come commisione consiliare, con grande attenzione gli sviluppi sulla questione stadio e lavoreremo non solo sulla riqualificazione dell’impianto del Maradona, ma anche sulla rigenerazione di tutta l’area limitrofa alla struttura. Dopo tanti anni di disagio, dobbiamo restituire, finalmente, alle decine di migliaia di residenti dei quartieri Fuorigrotta e Soccavo un livello di vivibilità adeguato”.


Il consigliere Simeone conclude spiegando che, “pertanto, i temi da discutere dovranno essere non solo stadio e parcheggi, ma anche servizi e infrastrutture di supporto alle manifestazioni sportive e alla cittadinanza, interessando magari anche gli spazi, spesso inutilizzati, all’interno della Mostra d’Oltremare”.