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Top e Flop dei mercati di riparazione del Napoli

Siamo convinti che, per come si è messa la stagione dei campioni d’Italia, stante anche le parole a riguardo del presidente Aurelio De Laurentiis sul tema, l’allenatore del Napoli Walter Mazzarri e i tifosi azzurri attenderanno gli acquisti promessi dalla società per la sessione invernale del calciomercato come un purista del presepio tradizionale quale il portiere di Palazzo Palladini Raffaele Giordano, alias il bravissimo Patrizio Rispo, ne “Un posto al sole”, avrà aspettato il 6 gennaio per avvicinare le statuette dei Re Magi alla grotta in cui giace il bambino Gesù.

Premesso che, luogo comune spesso rilanciato nei salotti televisivi o dalle colonne dei giornali specializzati, a gennaio è difficile se non impossibile acquistare calciatori che cambino volto a una squadra e che la Società sportiva calcio Napoli ha, in questo mercato di riparazione, possibilità sconosciute in passato, la recente storia azzurra ci racconta che più di flop che di top è caratterizzata l’attività della dirigenza napoletana nella cosiddetta finestra invernale del calciomercato. Vediamoli in dettaglio, allora, alcuni dei campioni o buoni giocatori e dei bidoni o meteore acquistati al mercato di gennaio tra il 2007-08 – anno del ritorno in Serie A – e il 2022-23 -stagione del terzo, storico scudetto – da AdL e i direttori sportivi succedutisi al suo fianco: da Pierpaolo Marino a Riccardo Bigon a Cristiano Giuntoli.

I flop

Jesus Alberto Datolo

Fu il primo vero grande “bagno” in sede di calciomercato rimediato dal presidente Aurelio De Laurentiis e dalla società azzurra. Argentino come il grande Diego Armando Maradona, di ruolo centrocampista, con il suo illustre predecessore in riva al Golfo condivideva solo la terra natia. Acquistato per una cifra vicina ai 6,5 milioni di euro nell’ultimo giorno del gennaio del 2009, viene ricordato, unicamente, per aver siglato una rete, sola nella sua brevissima esperienza con la maglia azzurra, nella vittoriosa trasferta in quel di Torino sulla Juventus il 31 ottobre del 2009: 2-3 per il Napoli con Datolo che farà anche l’assist per il goal del momentaneo 1-2 siglato da Marek Hamsik. Lascerà Napoli, in prestito ai greci dell’Olimpiakos, nella sessione invernale del calciomercato della stagione 2009-10. Ceduto definitivamente dalla società azzurra, dopo un prestito con diritto di riscatto, ai catalani dell’Espanyol nel mercato di riparazione dell’annata calcistica 2010-11. Non si farà mai rimpiangere.

Victor Ruiz

Al nome di Datolo è legato quello del difensore spagnolo Victor Ruiz: vera e propria meteora che indossò la maglia del Napoli per poco più di sei mesi nel 2011. Acquistato dall’Espanyol nell’operazione di mercato che portò alla cessione alla seconda squadra di Barcellona del centrocampista argentino, ruolo difensore, fu schierato da Walter Mazzarri nella difesa a tre come centrale di sinistra: giocando in tutto, però, appena sette partite tra Serie A ed Europa League. Sarà ceduto a luglio per una cifra vicina agli otto milioni di euro, ritornando a giocare in patria accasandosi al Valencia.

Edu Vargas

Attaccante cileno pagato la cifra, allora blu, di 12 milioni di euro, è il no plus ultra dei bidoni sbarcati all’ombra del Vesuvio sotto la gestione De Laurentiis. Un vero e proprio flop che più flop non si può. Annunciato dal presidente all’antivigilia di Natale del 2011, il suo acquisto sarà ufficializzato nel successivo mese di gennaio con la formula del prestito con riscatto. Presenza impalpabile nell’undici mazzarriano, collezionerà 19 presenze tra la seconda parte della stagione 2011-12 e la prima dell’annata 2012-13. Zero le reti in campionato che, per un attaccante di ruolo, non è certo un primato esaltante. Unico lampo di luce una tripletta all’esordio stagionale in Europa League contro l’AIK di Solna nel settembre 2012. Ceduto in prestito a gennaio 2013 ai brasiliani del Gremio, peregrinerà per diverse squadre prima che il Napoli riesca a sbarazzarsene: venduto a titolo definitivo ai tedeschi dell’Hoffenheim nell’estate 2015. Esperienza assolutamente negativa.

Non classificati, invece, immeritevoli anche di essere definiti acquisti flop, calciatori quali Vasco Regini, Alberto Grassi presi durante il mercato invernale della stagione 2015-16, stagione del record di gol di Higuain, oppure, il giovane franco-algerino Machach e il terzino svincolato Milic inseriti in rosa nel corso della stagione record dei 91 punti del 2017-18: acquistati più per esigenze di bilancio che per vero e proprio rafforzamento della squadra sotto la guida tecnica del “Comandante” Maurizio Sarri.

I Top

Jorginho e Faouzi Ghoulam

Arrivati in quella che, a nostro dire, è stata la migliore sessione invernale di calciomercato condotta dalla Società sportiva calcio Napoli a proprietà De Laurentiis nel 2014, il centrocampista brasiliano ed il terzino franco-algerino possono di diritto essere annoverati tra gli acquisti azzeccati e di spessore nella sempre difficile finestra del mercato di riparazione. Pur avendo scontato, infatti, un periodo di adattamento sotto la guida tecnica di Rafa Benitez, durante il quale, soprattutto per il centrale di centrocampo italo-brasiliano, le prestazioni non sono state eccelse, i due calciatori sono letteralmente esplosi sotto la gestione di Sarri: diventando il primo il perno del centrocampo a tre con Allan a destra e Hamsik (o Zielinski) a sinistra e il secondo lo stantuffo che sulla mancina macinava giocate e chilometri nella squadra dalle geometrie perfette disegnate dal tecnico toscano dai natali napoletani. A conti fatti, considerate anche le cifre attuali nella compravendita dei calciatori, può tranquillamente affermarsi che tanto Jorginho quanto Ghoulam hanno ripagato l’investimento fatto dalla società – pur se gli ultimi anni del difensore franco-algerino sono stati segnati da diversi e seri infortuni che ne hanno pesantemente condizionato la carriera in azzurro – e sono rimasti negli occhi e nel cuore dei tifosi napoletani.

Stanislav Lobotka

Un assoluto top, anche se discontinuo, il centrocampista connazionale di Marek Hamsik, giunge in riva al Golfo nel gennaio 2020: prelevato, per una cifra vicina ai 21 milioni di euro, dal Celta Vigo nella disgraziata stagione dell’avvicendamento in panchina tra Carlo Ancelotti e Rino Gattuso. Faticherà non poco ad ambientarsi e, soprattutto, ad inserirsi nel gioco (o non gioco, fate voi) dell’allenatore di origini calabresi; ma l’arrivo sulla panchina azzurra di mister Luciano Spalletti lo rilancerà: trasformandolo in un perno della squadra che, in un biennio, regalerà a società, tifoseria e città il sogno di un altro tricolore ad oltre trent’anni di distanza dall’ultimo.

Quest’anno, come tutti, sta facendo fatica ed è quasi irriconoscibile; ma la valutazione di 35/40mln che ha attualmente sul mercato – il doppio della cifra per la quale fu acquistato – conferma che siamo di fronte, se non a un fuoriclasse, certamente a un calciatore di altissimo livello e gran qualità.

Matteo Politano

Acquistato nella stessa finestra di mercato del compagno di squadra Lobotka, arriva dall’Inter in prestito con obbligo di riscatto: in un’operazione complessiva da 23,5 milioni di euro tra prezzo del prestito, costo del riscatto e bonus. Nazionale italiano, diviene ben presto pedina fondamentale e pressoché inamovibile nello scacchiere azzurro sia con Rino Gattuso che con Luciano Spalletti. A conferma dell’imprescindibilità acquisita da questo ragazzo nel Napoli, le notizie del suo imminente rinnovo per legarsi ancora a lungo a questa società, squadra e città.