E’ un Napoli da piani alti della classifica quello che espugna 2 a 1 Marassi, battendo un Genoa rivitalizzato dall’arrivo in panchina di Patrick Vieira. Prima sconfitta per il tecnico francese, dopo una vittoria (a Udine) e tre pareggi (tra cui lo 0 a 0 a Milano con i rossoneri).
La vittoria è frutto di un primo tempo maiuscolo della squadra di Conte e di una prestazione sontuosa da parte di Alex Meret che, come ripetiamo spesso, è tra i migliori portieri italiani quando non è costretto a giocare la palla con i piedi per far ripartire forzosamente l’azione dal basso. Per fortuna, con mister Conte, questa “pratica” non è contemplata all’estremo.
Gli azzurri in campo con Meret, Di Lorenzo Rrahmani Jesus Olivera, Anguissa Lobotka McTominay, Politano Lukaku Neres.
Al 4′ traversa di testa di Lukaku, su cross dalla destra di Politano. Sarà l’unico squillo offensivo dell’attaccante belga.
Vantaggio azzurro al 14′ con Anguissa che sovrasta in aria Frendrup su cross dalla sinistra di Neres e, colpendo tra testa e spalla, batte Leali.
Raddoppio poco dopo, al 22′, ad opera di Rrahmani: punizione dalla sinistra di Lobotka, stacco di testa del difensore kosovaro che carambola su Vitinha e si insacca, a pallonetto, in rete.
Napoli in gestione fino al termine del primo tempo. Nella seconda frazione sale in cattedra Meret con almeno tre interventi importanti: al 45′ su tiro a giro di Pinamonti, al 64′ su colpo di testa di Badelj e all’ultimo respiro, al 90′, su cross velenoso dalla destra di Balotelli. Proprio super Mario, al minuto 84, colpisce un palo su un altro tiro cross velenoso dalla destra.
L’1 a 2 del Grifone, autore di un secondo tempo di buona caratura, è opera di Pinamonti che al 50′ di piatto in area insacca dopo una serpentina con cross di Vitinha.
Tra gli azzurri in cattedra Anguissa e, come anticipato, Meret. Importanti le prove del solito Lobokta, di Rrahmani, Olivera e Neres che sarà complicato da tenere fuori nei prossimi match.
Unico neo, la non sicurezza che dà Juan Jesus, a cui bisognerà trovare una alternativa nell’emergenza creatasi con l’infortunio di Buongiorno, magari con lo spostamento al centro di Olivera e l’inserimento di Spinazzola sulla fascia sinistra.