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Vita e opere di David Neres

Ieri, nella gara stravinta dal Napoli al Diego Armando Maradona contro il Bologna, subentrato a Politano a pochi scampoli di gara dal fischio finale, David Neres ha incantato tutti servendo, tra l’altro, un assist al bacio a Simeone per il terzo e definitivo goal napoletano. Il numero 7 azzurro nasce il 3 marzo 1997 a San Paolo in Brasile, dopo essere cresciuto nella cantera della squadra della sua città, si trasferisce a titolo definitivo nell’Ajax per 17 milioni di euro. Dopo 6 anni ad Amsterdam e 121 presenze in Eredivisie condite da 37 gol e 35 assist, nella squadra che per antonomasia sforna i migliori talenti generazionali del calcio europeo, David però non convince e fatica a sbocciare definitivamente, non attraendo a sé nessun top club di Premier League, vedendolo costretto così a passare al Benfica. Nella stagione 2022/2023 il classe ’97 ha siglato 12 gol e 16 assist in 48 presenze tra Liga Portugal, Coppa nazionale e Champions League. La scorsa stagione invece a causa di diversi infortuni muscolari il brasiliano ha calato il suo rendimento siglando 5 gol e 10 assist in appena 1829 minuti, una media di 52 giocati a partita. Per David la prima vera occasione nel calcio che conta arriva all’età di 27 anni cogliendo ciò che potrebbe essere un’occasione di rilancio sia per sé stesso che per la sua nuova squadra.

Caratteristiche Tecniche

Ala d’attacco mancina alta 174 cm, capace di giocare sia a destra che a sinistra, il brasiliano ha sempre giocato in un 4-3-3 o 4-2-3-1. Potrebbe rivelarsi dunque un interprete fondamentale anche nel 3-4-2-1 del tecnico salentino, dove potrebbe agire su una zona di campo più offensiva (avendo meno compiti difensivi rispetto ad un 4-3-3) ed insidiare maggiormente l’estremo difensore avversario. David si è sempre contraddistinto per tecnica sublime e gioco nello stretto, somigliando per certi versi ad un collega di reparto che ha solcato i campi di serie A come Felipe Anderson. Neres è inoltre dotato di ottime capacità realizzative e ancor di più come assistman, infatti, lo scorso anno è stato l’unico giocatore in Primera Liga a realizzare un assist ogni due partite e sempre nel suo campionato è stato primo per azioni da gol create, più di una a partita. Per expected goals ed expected assist Neres si posiziona addirittura sopra Saka, Palmer e Salah. Guardando la sua heat map ci accorgiamo su come il brasiliano agisca molto più sulla sinistra e con scarsa propensione al rientro e alla copertura, ciò non preoccuperebbe Conte in quanto chiede meno obblighi da interdizione ai suoi trequartisti. Nonostante i suoi 27 anni compiuti ed i 30 milioni sborsati per il cartellino, la società ha deciso di puntare fortemente sul talento brasiliano accontentando soprattutto l’allenatore, sintomo che tutti a Napoli vogliano tornare in vetta alla classifica e tornare a solcare i prestigiosi campi europei.